Comune di Palermo, rapporti tesi fra giunta e consiglio. Giambrone: "Operano in anarchia"
This browser does not support the video element.
"Gli assessori della giunta di Palermo non parteciperanno più a nessuna seduta del consiglio comunale in cui si discute una mozione di sfiducia nei confronti degli assessori, che non sono tra l'altro previste dal regolamento comunale. Si discutano i tanti provvedimenti utili che sono fermi all'ordine del giorno da mesi". Lo annuncia Fabio Giambrone, vice sindaco di Palermo, che nel pomeriggio assieme ai suoi colleghi assessori ha indetto una conferenza stampa, a seguito della mozione di sfiducia votata ieri a maggioranza a Sala delle Lapidi nei confronti dell'assessore alla mobilità e urbanistica Giusto Catania, nel mirino delle opposizioni assieme al sindaco Orlando per il ripristino della Ztl in città. "Mi dicono che si stiano calendarizzando anche altre mozioni di sfiducia nei confronti di altri assessori - aggiunge Giambrone - ma il presidente del consiglio comunale sta operando in regime di assoluta anarchia. Se le opposizioni vogliono andare avanti presentino una mozione di sfiducia al sindaco e saremo in consiglio a replicare su cosa ha fatto questa amministrazione comunale". Giambrone parla di "comportamenti inaccettabili" e di "rapporti tra giunta e consiglio ormai assolutamente fuori controllo, non ricordo precedenti di questo tipo". Il vice sindaco ha anche riferito ai giornalisti di aver chiesto "almeno 20 giorni fa di essere audito su questioni di personale senza ricevere alcuna risposta. Questa è la misura della considerazione e dei rapporti che ci sono oggi tra amministrazione e consiglio, mentre si discutono mozioni che fanno perdere soltanto tempo e risorse". "In questo momento - ha detto l'assessore Catania - il Consiglio comunale non si sta assumendo le proprie responsabilità istituzionali, evidentemente producendo danni alla città con tutti gli atti che restano fermi invece di essere discussi da tempo e votati. Qua siamo davanti al dileggio delle Istituzioni". Per l'assessore alla Scuola, Giovanna Marano, "qualcuno gioca a piazzare bandierine politiche tutte locali contrarie al buon senso che si sta praticando nel Paese". L'assessore all'Edilizia privata Vincenzo Di Dio si chiede se "i cittadini si aspettano questo teatrino della politica oppure si attendono che il consiglio voti i provvedimenti che da mesi sono fermi in Consiglio". (ANSA). Y74-TR/ S45 QBKS