Zone franche montane, 24esimo giorno di presidio a Irosa: "Non si può più aspettare"
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Ventiquattresimo giorno di presidio allo svincolo di Irosa. Sindaci e comitato regionale promotore per l'istituzione delle zone franche montane in Sicilia continuano a presidiare, pacificamente, l’area all’interno di un camper, parcheggiato nei pressi dell'autostrada Palermo-Catania. L’iniziativa è finalizzata a sensibilizzare la deputazione di Camera e Senato, eletta in Sicilia, a sostenere l’iter parlamentare, attualmente in discussione presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, presieduta dal senatore Luciano D’Alfonso. «Non possiamo aspettare. - Affermano, dal camper, i rappresentanti del comitato - L’emergenza pandemica ha messo a nudo una situazione drammatica che affonda le proprie radici in tempi lontani. Le istituzioni non hanno saputo programmare, oggi hanno la possibilità di rimediare, per salvare dalla chiusura migliaia di piccoli imprenditori che ancora resistono in montagna. Siamo fiduciosi, riscontriamo quotidianamente, tra i senatori e i deputati, convergenza sulle nostre rivendicazioni». «Vista l'importanza di questa iniziativa, - dichiara Salvatore Di Carlo, primo cittadino di Caltavuturo - mi trovo perfettamente d'accordo sulle linee generali che porteranno uno sviluppo notevole ai Comuni montani della nostra bellissima isola». «Mi appello ancora una volta al buon senso di tutti, - chiosa Lillo Puleo, vice sindaco di Blufi - la Sicilia non può perdere questa importantissima opportunità storica di rilancio economico. Le Zfm diventino lo strumento principale di politica economica di questo nuovo anno». «Così come più volte chiesto - conclude Puleo - dall'Anci e da Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, oggi più che mai bisogna ripartire dai territori e questa è l'occasione giusta perché ciò avvenga».