PALERMO. «C'è un tempo per ogni cosa e oggi è arrivato il tempo di rassegnare le mie dimissioni, consegnate formalmente giovedì scorso al cda e al sindaco. Lo ringrazio per la fiducia, sono stati 4 anni importanti, mi hanno dato emozioni care. Mi sono dimesso per candidarmi alle politiche del 4 marzo. È stata una decisione sofferta, ci ho pensato a lungo». Cosi Fabio Giambrone, che finora è stato presidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, ha comunicato nel corso di una conferenza stampa la fine del suo mandato, dopo essersi candidato come capolista alla Camera nelle fila del Pd. Al momento è il vicepresidente Giuseppe Todaro a farne le veci fino alla prossima nomina che dovrà fare il sindaco, Leoluca Orlando. «L'aeroporto di Palermo ha cambiato pelle, grazie a un processo importante di moralizzazione, rispetto delle regole, affermazione di principi», ha proseguito Giambrone, che ha fatto anche un bilancio della sua gestione. «Ogni anno - ha detto - abbiamo chiuso i bilanci in attivo, da 4 anni abbiamo un controllo serrato dei conti che giornalmente ci fa capire se stiamo sforando. Tra il 2014 e il 2017 sono state programmate opere per 62 milioni, rispettando sempre la data di scadenza e per il 2018 la previsione è di altri 17 milioni di interventi in infrastrutture». Dalla manutenzione delle piste al settore arrivi, ai dati sul traffico passeggeri, che Giambrone riferisce essere in aumento: «Nel 2013 il flusso è stato di 4 milioni e trecento, nel 2017 invece sono stati quasi sei milioni i passeggeri e per il 2018 è previsto il superamento di sei milioni e mezzo». Novità sono previste anche sul fronte delle rotte: «Nel 2014 era difficile parlare con le compagnie aeree, oggi sono loro a cercarci per proporci nuove rotte, siamo diventati appetibili - ha aggiunto Giambrone - British e Lufthansa hanno iniziato la destagionalizzazione con Londra e Francoforte e stiamo definendo in queste ore un volo diretto con la Cina. Altre trattative sono con Turkish Airlines e ci sono delle compagnie aeree che assicureranno un volo diretto con Mosca». Immagini di Marco Gullà