Salvini a Palermo: "Felice di esserci, la Sicilia ha il diritto di guardare avanti" - video
PALERMO. "Io non uso i siciliani come cavie, come fanno i 5stelle. Basta vedere Roma, Torino o Livorno per rendersi conto di come cinque stelle una volta che vanno al governo fanno disastri. Andate a Roma a vedere in che condizione è ridotta, chiedete dei bilanci falsi a Torino, andate a chiedere dei rifiuti a Livorno. Negli stessi comuni siciliani governati da tempo dai 5 stelle passare dalle parole ai fatti è difficile. Non vorrei che avessero preso la Sicilia e i siciliani come cavie". Lo ha detto Matteo Salvini a Palermo, dove è arrivato in serata. Il suo tour siciliano, in treno e in bus, si concluderà venerdì: ultima tappa il 3 novembre al porto di Augusta. "Se fossi stato in Forza Italia avrei detto più di un 'no' o tanti no a gente che prometteva voti o finanziamenti", ha detto in merito agli "impresentabili" nelle liste del centrodestra. "Penso che la Sicilia abbia tutto il diritto di guardare avanti, penso che chiunque abbia governato in passato non ha dato grande dimostrazione di sé - ha aggiunto - Sono contento di esserci. Il confronto è tra Musumeci e i 5stelle, perché Micari, Crocetta e il Pd li do per non pervenuti. Nella squadra di Musumeci c'è la Lega che è garanzia di onestà e cambiamento, perché altri hanno fatto scelte che io non avrei fatto". "La scelta della Lega e di Noi con Salvini non è un salto nel buio, come per i 5stelle. Governiamo mille comuni e li governiamo bene, governiamo tre regioni e le governiamo bene", ha concluso. E ancora: "Non ho chiamato terrone mai nessuno. Il mio predecessore mi dice cosa vai a fare a Palermo? Stattene a casa tua e fregatene di quello che succede lì; e io gli do torto - ha detto - io sono a Palermo, come vado in Puglia, in Sardegna e ai siciliani posso offrire come modello quello che Zaia e Maroni stanno offrendo in Veneto e Lombardia". Immagini di Marco Gullà