PALERMO. "Sono orgoglioso di essere il sindaco di una città finalmente viva, rispetto a chi voleva ridurla una palude, guardi don Corrado, la città è viva". Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, indicando la sala gremita nel corso del suo intervento al dibattito tra gli aspiranti candidati al teatro Ranchibile don Bosco, alla presenza dell'arcivescovo Corrado Lorefice. L'intervento del 'professore' è stato particolarmente divisivo, con una platea spaccata tra fischi e applausi. Orlando ha poi citato le cifre del bilancio di Palermo, confrontandolo con i debiti delle altre capitali (Roma oltre un miliardo, 4 miliardi Milano, ndr). "È una città virtuosa", ha detto. "Siamo ricchi e non lo sappiamo", ha aggiunto. Migranti e mobilità i temi più contestati per tutti i candidati. "Volete davvero che mi commuova di fronte al tram? - ha proseguito Orlando - Saranno i progettisti a suggerire le forme estetiche adatte su via Libertà. Il piano regolatore che abbiamo immaginato è a consumo di suolo zero, al contrario di altri. La verità è che abbiamo rotto l'isolamento. Se non hai una visione finisci in mano al primo farabutto che passa". "Io ho una visione che non contempla il tram in via Libertà o a Mondello - ha detto Fabrizio Ferrandelli, l'ex Dem sostenuto da Fi e Cantiere Popolare - strappando applausi alla platea - questa città ha avuto troppi cantieri, è stata ostaggio del traffico, non possiamo permetterci ulteriori costi di infrastrutture, meglio investire in bus elettrici che costano molto meno". "Del tram al palermitano non frega niente", ha detto Ismaele La Vardera, sostenuto dalle liste Noi con Salvini e Fratelli di Italia, fischiato e contestato con cori di "vergogna" quando ha ricordato l'inchiesta del procuratore di Catania sulle Ong accusate di lucrare sui salvataggi in mare. "Non nascondiamoci dietro la retorica - ha affermato - una città che accoglie deve prima pensare ai bisogni dei palermitani". "Il salvataggio dei migranti è un dovere irrinunciabile e verrà garantito nelle prossime amministrazioni ampliando i poteri della consulta delle culture e delle associazioni anti tratta", ha assicurato il candidato del M5s, Ugo Forello. "Non possiamo piangerci addosso. Dobbiamo aiutare le famiglie e avere servizi per questo - ha detto Ciro Lomonte, candidato di "Siciliani liberi" - Questa città è costruita male ed è destinata a crollare. Tutte le case sono a rischio, dobbiamo avere il coraggio di fare dei piani regolatori per modificare il sistema viario di questa città". L'ultima a parlare è stata l'unica candidata donna, Nadia Spallitta. Partecipazione dei cittadini, contrasto alla povertà, cultura, orti urbani e raccolta differenziata sono alcuni dei temi toccati dalla candidata sostenuta dai Verdi.