PALERMO. Il sindaco uscente Leoluca Orlando, ricandidato alle prossime amministrative di primavera, ha ribadito in conferenza stampa la sua intenzione di non volere simboli di partito a suo sostegno. "Sarà la storia a dire se siamo gli ultimi dei Moicani o i profeti di un mondo nuovo. In questo momento sono un candidato senza coalizione, senza liste. Anche ai grillini dico: qui c'è la prova concreta che si può essere antisistema e di governo".
"Voglio ringraziare tutti i partiti che faranno un passo indietro accettando la dimensione civica del progetto e di questa città. Alle forze politiche dico: qui non discutiamo del prossimo governo del mondo, dell'Europa, dell'Italia o della Sicilia, qui discutiamo di Palermo, di un cambio culturale della città che intende continuare su questa strada". L'ha detto in conferenza stampa il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ricandidato alle amministrative di primavera, che ha ribadito di non volere simboli di partito a suo sostegno.
"E' evidente - ha aggiunto - che laddove ci fosse un riconoscimento della bontà dell'esperienza e della volontà di proseguirla, iniziano 5 anni di primarie per scegliere il governo della città nel 2022. Non ci saranno simboli di partiti, faccio un invito a fare un passo indietro per fare tutti insieme due passi in avanti".
"Non ci saranno listoni: è la negazione di quello che stiamo dicendo. Avremo liste civiche - ha osservato - e una pluralità di presenze che non siano riconducibili a esperienze di governo nazionali né regionali. Il listone non deve indicare una coalizione, né regionale né nazionale. Il listone è una delle liste civiche come Sinistra Comune. Attendo di sapere chi ci sta e chi non ci sta. Io non ho partito, ne ho fatto uno, ma ne ho sfasciati tanti. La condizione è che non sia una lista con il bollo di partiti. Non ci sono partiti, ci sono persone".
immagini di Marcella Chirchio
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