PALERMO. «Il Comune di Palermo ha costantemente attuato la spending review, passando dai 41 milioni di euro di spese di funzionamento per gli uffici comunali, per le scuole e il palazzo di giustizia impiegati nel 2013, ai 38 milioni del 2014, ai 31 milioni del 2105 per arrivare ai 24 milioni di quest'anno». Così il sindaco Leoluca Orlando, che oggi ha incontrato i giornalisti dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2016, avvenuto lo scorso 13 agosto. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche gli assessori al Bilancio e alla Scuola, Luciano Abbonato e Barbara Evola. Il bilancio vale 2,5 miliardi di euro, su cui il personale pesa per il 30% contro il 33,3 del 2014. Importante anche la riduzione delle spese di funzionamento del 20,2%, mentre alle attività sociali, alla scuola e alla cultura andranno rispettivamente 30,91 e 11 milioni, dato in aumento rispetto allo scorso anno. In aumento anche gli investimenti che da 62,6 passano a 68,5 milioni. L'approvazione del bilancio consentirà investimenti per il teatro Biondo e per il teatro Massimo, l'allestimento del museo Pitrè e per la programmazione per tempo del Natale e delle manifestazioni culturali, oltre alla segnaletica del circuito arabo-normanno. «Tutto questo - ha detto ancora Orlando - senza fare ricorso ad anticipazione di cassa». «Non si tratta di un bilancio di lacrime e sangue - ha detto l'assessore Abbonato -, ma è un bilancio dove si consolidano alcuni servizi che fino a qualche anno fa non erano garantiti e che rilancia la spesa di investimento che consolida le politiche sociali, culturali e della scuola». Sul fronte della scuola, come ha annunciato l'assessore Evola, «si potrà procede alla stabilizzazione full time per le 14 insegnanti dell'infanzia comunale. Garantiti gli oneri per la manutenzione e le spese di funzionamento, il diritto allo studio degli alunni ospedalizzati. Dato molto importante è inoltre lo sblocco dei fondi Pac per l'infanzia. Infine, restituiremo finalmente l'asilo Rallo». Sulle attività sociali, i principali servizi e interventi prevedono, tra l'altro, il Piano di zona distretto 42 con interventi a favore delle donne vittime di violenza, comunità educativa per minori con disagio psichico, servizio specialistico a vertice familiare, centri aggregativi, cure domiciliari e trasporto per disabili gravi, strutture residenziali per minori e per persone con disagio psichico; e ancora per la Città dei ragazzi, contributi alle famiglie affidatarie di minori, servizi per il contrasto all'emergenza sociale (dormitorio, assistenza su strada, accompagnamento abitativo). «Il Comune di Palermo ha approvato il bilancio di previsione prima di andare in ferie, lavorando anche a ridosso del Ferragosto, in netta contrapposizione a quanto avvenuto a livello regionale, con una Assemblea che ha trovato il tempo di votare una legge anti-Orlando e anti grillini ma ha rimandato tutto il resto, lasciando in brache di tela la Sicilia. Un'Assemblea ed una politica regionale che sempre più somigliano alla coda di una lucertola: si agita, non rendendosi conto di essere già morta», ha detto il sindaco stigmatizzando come all'Ars sia stato bocciato a scrutinio segreto l'emendamento firmato da tutti i capigruppo che avrebbe adeguato la Regione alla normativa nazionale sulle gare di servizi. «Questo di fatto pone i comuni siciliani a essere sottoposti nel settore sociale al ricatto dei commissari Urega (l'Ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici) che non si presentano oppure hanno raggiunto il massimo delle sedute, nonostante le indicazioni dell'Autorità anticorruzione», ha concluso.