PALERMO. E' stata presentata stamattina, a Villa Niscemi, la manovra di previsione del bilancio del Comune di Palermo che adesso andrà all'esame del Consiglio comunale. "Questa proposta - ha spiegato l'Assessore Luciano Abbonato - compendia la necessità di adempiere agli obblighi di legge e compensare i tagli apportati da Stato e Regione - circa 150 milioni annui - con la necessità di garantire adeguate risorse per settori chiave della vita dei cittadini, come la scuola, il sociale e la cultura. Il tutto è stato possibile perché la situazione dei conti del Comune di Palermo è sostanzialmente buona e perché abbiamo continuato nell'opera di razionalizzazione e riduzione della spesa, già avviata negli anni scorsi." Un Bilancio 2015 che salva la Cultura, il Sociale e la Scuola ma taglia utenze, affitti e spese di funzionamento per 20 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri 50 per gli accantonamenti previsti per legge. Sorride a metà la giunta comunale di Palermo, guidata dal sindaco Leoluca Orlando, che oggi ha presentato in conferenza stampa, a villa Niscemi, la manovra di previsione che adesso andrà all'esame del Consiglio comunale. Uno schema che ha dovuto però fare i conti sia con le nuove norme di contabilità imposte dallo Stato, che costringono gli Enti locali a pesanti accantonamenti, sia con i minori trasferimenti dello Stato e della Regione. «L'impegno dell'assessore regionale agli Enti locali Giovanni Pistorio è stato di erogare ai comuni siciliani un sesto delle risorse previste, peraltro già frutto di una riduzione: in un quinquennio siamo passati da 914 a 460 milioni di euro per tutti i comuni siciliani, meno della metà rispetto al passato - ha tuonato Orlando, nella doppia veste di sindaco e presidente regionale dell'Anci -. Per la prima volta i comuni hanno detto no al Piano di riparto proposto dalla Regione nella conferenza Regione-Autonomie locali. Sarà impossibile pagare stipendi e fornitori, allora ci chiediamo: quando i sindacati faranno un'azione di protesta per i tagli della Regione?». Abbonato ha sottolineato che "Stato e Regione stanno creando le condizioni per far saltare il sistema degli Enti Locali, costretti sempre più a tagliare servizi essenziali ed aumentare l'imposizione fiscale. Palermo è, in questo quadro, un'isola felice, perché abbiamo potuto compensare i tagli con le nostre risorse ed un accurato lavoro di pulizia dei conti degli anni pregressi; siamo persino riusciti a ridurre la TARI di circa il 7%" . Nel dettaglio, nel Bilancio di previsione preparato dalla Giunta, sono previsti tagli e riduzioni di spesa per circa 20 milioni di spese correnti legate al personale, agli affitti, alle utenze e alle spese di funzionamento, "frutto - ha spiegato Abbonato - di una sorta di spending review interna applicata ai capitoli di bilancio dai nostri uffici." Una piccola riduzione - che si spera di poter recuperare in fase di assestamento - è stata anche prevista per il settore della Cultura, con 500 mila euro in meno per il Teatro Biondo e il Teatro Massimo. Continua invece ad essere alta la previsione delle spese per gli investimenti, 343 milioni di euro che si rispecchia per altro nella lunga lista di opere inserite nella prima annualità (2015) del Piano Triennale delle Opere pubbliche, tra cui figurano interventi chiave per l'assetto e lo sviluppo sostenibile della città: il potenziamento del depuratore di Acqua dei Corsari, l'eliminazione degli scarichi nel canale Boccadifalco, la razionalizzazione delle fognature, il completamento di via Palinuro a Mondello, la manutenzione degli edifici scolastici. Il Sindaco Orlando ha sottolineato "come Palermo si conferma la grande città con i conti più in ordine a sud di Roma, l'unica che non ricorre alle anticipazioni di cassa e che può vantare una costante riduzione del peso pro-capite della macchina comunale e delle spese per il personale. Se pensiamo che tre anni fa la domanda più ricorrente era se avremmo dichiarato il dissesto, mi sembra che possiamo ritenerci più che soddisfatti dei risultati ottenuti rispetto al settore del bilanci