PALERMO. «Il tema delle intercettazioni è semplice, c'è il diritto all'indagine e il diritto alla segretezza della comunicazione tra privati, principio tutelato dalla Costituzione che rischia di essere oscurato perchè non c'è nessuno che tutela i cittadini rispetto alla violazione della loro privacy». L'ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Palazzo dei Normanni, a Palermo, per partecipare alla cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca dell'Università di Palermo. «In questi giorni sento parlare a sproposito del tema delle intercettazioni su una questione che nulla a che fare con esse, e cioè il furto di audio e video - ha detto -. Secondo questo metodo sarebbe possibile andare a casa di qualcuno, registrare o filmare e poi buttare in rete quelle immagini rubate. Questo è un furto e non ha nulla a che vedere con le intercettazioni, che sono autorizzate dai magistrati e servono per le indagini. Rubare un audio o un video a una persona per poi ricattarla o rovinare la sua reputazione è un reato». «Le università del Sud risentono di un contesto economico e sociale, ma non bisogna rassegnarsi, - ha continuato - perchè abbiamo eccellenze scientifiche nell'ambito dell'insegnamento e tra i giovani ricercatori. I laureati siciliani non hanno nulla a che invidiare ai ricercatori delle altre università italiane. Dobbiamo batterci affinchè i fondi europei vadano sempre più nel sistema università - impresa. Può essere la chiave di volta per il nostro sistema economico e produttivo: evitare la fuga dei cervelli significa creare le condizioni economiche perchè un brillante laureato non vada via». A chi chiedeva se occorre potenziare i rapporti tra università e impresa Alfano ha risposto: «Mi pare essenziale un maggior rapporto tra laureati e imprese, ma lo è ancor di più perchè ne è la premessa che le imprese si debbano radicare in Sicilia». «Abbiamo fatto una grande battaglia antimafia - ha sottolineato il ministro - fatta di leggi, fatta di confische perchè il primo pilastro per il Sud e per far attecchire le imprese nel Sud, è eliminare la criminalità organizzata, altrimenti nessun incentivo potrà incentivare a venire in un posto dove mettono la bomba nel cantiere. E questo è un obiettivo strategico».