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Noi con Salvini, domenica di volantinaggio a Palermo

PALERMO. Gli attivisti siciliani del movimento “Noi con Salvini” sono tornati in piazza Politema a Palermo per promuovere il programma del leader della Lega attraverso il volantinaggio. I temi scanditi sono tre: l’allontanamento dall’euro, lo stop al flusso migratorio e la difesa dei prodotti “made in Sicily”. Ma l’obiettivo è quello di conquistare  almeno 10 comuni della Sicilia in occasione delle prossime elezioni amministrative di fine maggio. Tra i comuni più grandi dove ci sarà il candidato sindaco con la lista “Noi con Salvini” ci sono Agrigento, Marsala, Villabate e Bronte. Il movimento punta a conquistare la città dei Templi con Marco Marcolin. Il candidato sindaco di origine venete si pone come una persona di rottura. Proprio una persona che non è nata in Sicilia ha l’obiettivo di contrastare la corruzione che ha avvilito negli ultimi mesi la città di Agrigento. "Lo scandalo dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali deve essere arrestato e scardinato" affermano gli attivisti siciliani di “Noi con Salvini”.
Ma nel capoluogo il referente del movimento Francesco Vozza chiede una scossa per la città. “Il sindaco Leoluca Orlando non pensa ai grandi problemi come quello della spazzatura che già soffoca i cittadini palermitani ma soprattutto quelli dei paesi limitrofi. Orlando non si occupa del problema dell’occupazione che avvilisce molti concittadini”. Ma il tasto più dolente è quello della campagna avviata dal sindaco a febbraio dal titolo “Io sono persona” che prevede l’abolizione di passaporti, apertura dei confini e libera circolazione degli individui nel mondo. “Questo tipo di campagna è pericolosa, soprattutto in un periodo in cui gli attentati dell’Isis si sono fatti più frequenti, pericolosi e vicini”.
Ma il pensiero di chiusura dei confini si scontra con il pensiero del cardinale ed ex vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, a capo della commissione Cei per le migrazioni, che ribadisce il no a un'azione di respingimento e chiede invece attenzione per le persone in fuga da fame, guerra e persecuzioni. Ma Vozza risponde a tono anche a questa linea di pensiero cattolico aperto all’accoglienza. “Noi non vogliamo che si spari sui barconi o che si lascino annegare i migranti – spiega il referente di 'Noi con Salvini' – piuttosto vorremmo che rimanessero nei loro paesi senza venire in Sicilia dove trovano la criminalità organizzata che li sfrutta come schiavi. Questo non è un modo per dare dignità a queste persone”.

 

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