«Nonostante il mio biondo angelico, il mio temperamento è molto simile a quello di Carmen, un ruolo che amo», così l'étoile dell'Opéra de Paris racconta, di ritorno nella sua città natale, il ruolo con cui debutterà domani sul palco del Teatro Massimo (in scena sino al 25 marzo prossimo). La regia e la coreografia del balletto, tratto dall'omonima opera di Bizet, sono di Amedeo Amodio che ha lasciato agli interpreti la libertà di caratterizzare il proprio ruolo, «in una scena che come la musica -- racconta il regista -- si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel momento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere 'la solitudine tragica e selvaggia' di una donna che, sin dall'inizio, cerca di affermare il proprio diritto alla vita e alla liberà». Al fianco dell'Abbagnato tre stelle internazionali: Nicolas Le Riche (Don José) étoile internazionale dell'Opéra di Paris, Alexandre Grasse (Escamillo) che arriva dalla stessa compagnia, e Ashely Bouder (Micaela) principal dancer de New York City Ballet. La coreografia, nata nel 1995 per Aterballetto e riproposta in noti teatri fra cui la Scala, arriva in Sicilia nella interpretazione del Corpo di ballo del Teatro Massimo, i cui solisti avranno spazio in due delle date previste. Sul podio dell'Orchestra debutta la bacchetta emergente del Teatro Marijnsky di San Pietroburgo, Mikhail Agrest. Questa sera la prova antegenerale di 'Carmen' si tinge di solidarietà con l'iniziativa 'BNL per Telethon in Scena', una collaborazione tra la Banca ed il Teatro che dura da tre anni e ha permesso di raccogliere fino a oggi circa 100.000 euro per Telethon e la ricerca scientifica. (Servizio di Rossella Puccio)