Sbarrare la strada con i cassonetti rivoltati e i cumuli di rifiuti disseminati sul selciato, nella Palermo delle emergenze, sembra essere diventata consuetudine. Una consuetudine che però non ha i toni della protesta, come confermano gruppi di ragazzi, spesso minorenni, che si vantano di questo espediente come l'unico per ottenere la rimozione dei rifiuti da parte dell'Amia. Scherzano, dicono che "la periferia - quella di rioni come Villaggio Santa Rosalia-Montegrappa, Medaglie D'Oro, Zisa, Zen, Bonagia, Brancaccio - è dimenticata, e si privilegiano i quartieri dei più ricchi, come viale Libertà". Ma questa è una visione non proprio corretta, l'emergenza rifiuti a Palermo non fa 'discriminazioni': in molti quartieri le ruspe sono al lavoro, soprattutto lì dove i cittadini operano lo 'stratagemma' dei cassonetti 'in rivolta', o rivoltati, che occupano la carreggiata creando problemi di viabilità oltre che di sicurezza; mentre in molte altre zone, centrali e non, l'emergenza rifiuti perdura da settimane (servizio di Rossella Puccio).
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