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Jazz, il ritorno di Mario Bellavista

Il ritorno del pianista Mario Bellavista si impone per qualità e originalità: interamente registrato a New York, edito per la Jazzy Record, il suo nuovo disco contiene otto tracce, di cui sette inedite, tutte scritte dall’artista palermitano ed arrangiate dal batterista Mimmo Cafiero (ad eccezione di “Spizz” scritta da quest’ultimo). Affiancato dal sassofonista Jerry Weldon, dal trombonista Eric Miller, dal contrabbassista Harvie S e, appunto, dal batterista Mimmo Cafiero, il pianista si diletta con sonorità jazz di impronta melodica. La presentazione ufficiale del disco al pubblico avrà luogo giovedì 14 febbraio alle ore 18 presso La Feltrinelli (via Cavour 133, Palermo; ingresso libero). Oltre l’esecuzione di alcuni brani del disco, sono previsti gli interventi di Gigi Razete, critico musicale e giornalista e di Beatrice Feo Filangeri, l’artista pop B che ha creato la copertina del disco.
Venerdì 15 alle ore 21.30 presso l’Open Jazz Club e sabato 16 febbraio alle ore 22.30 (via Nuova 60, Palermo; è necessario prenotare al numero 091.8431787, l'ingresso al concerto ha un costo di 20 euro) sono in programma i live, in cui il jazzista sarà accompagnato dal sassofonista Jerry Weldon, dal trombettista Giampaolo Casati, dal contrabbassista Harvie S e, naturalmente, dal batterista Mimmo Cafiero. Nel weekend Harvie S e Jerry Weldon terranno dei seminari presso la Open Jazz School.
Domenica 17 la band si esibirà a Caltagirone presso il Caltagirone Jazz Club di via del Re. L’idea della registrazione a New York nasce dalla collaborazione di Mimmo Cafiero con Harvie S; anche George Gershwin diceva che “La vita è un po’ come il jazz: viene meglio quando si improvvisa”, e così i musicisti, secondo le migliori tecniche di improvvisazione su tema, si sono lasciati coinvolgere in questa session italo-americana:
“Mi interessava compiere un’operazione inversa rispetto alla consuetudine. - spiega Mario Bellavista, che nella vita fa anche l’avvocato penalista - Siamo abituati a lasciarci chiaramente influenzare dalle sonorità jazz americane; io, al contrario volevo importare delle suggestioni tipiche della tradizione italiana, e farle assimilare da musicisti americani. Così si spiega il titolo e l’inserimento del brano O Sole mio”.
Ecco un video amatoriale, realizzato in occasione della trasferta di Mario Bellavista, iL quale, nel mese di giugno del 2007 è stato presentato il suo primo album: Mario Bellavista 4 Friends, e che nel 2009 ha partecipato al Maggio Musicale Fiorentino, esibendosi al teatro Comunale di Firenze con la sua formazione.

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