Una 'Norma' differente debutterà il 17 giugno prossimo, dopo ben sette anni, sul palco del Teatro Massimo (repliche sino al 25 giugno), con un particolare allestimento in prima italiana che arriva dall'Opera di Stoccarda, scelto dalla più importante rivista tedesca di settore "Opernwelt" come "Spettacolo dell'anno" nel 2002. "Una Norma molto commovente", così la definisce il direttore Will Humburg, sul podio dell'Orchestra del Massimo, che dirigerà quest'ora la cui regia è di Jossi Wieler e Sergio Morabito, che hanno ambientato il capolavoro teatrale di Vincenzo Bellini durante gli anni della Resistenza, "senza che la drammaturgia originale venga tradita", ha spiegato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina. Lo scenario è quello di una chiesa abbandonata dove si ritrova un gruppo di partigiani dei quali Norma e Oroveso sono i capi: un paese occupato, la Francia durante l'occupazione nazista come la Gallia invasa dai romani, una protagonista femminile che cerca di riaffermare le ragioni della pace contro il militarismo maschile ma fallisce. Le scene e i costumi sono di Anna Viebrock; le luci di Mario Fleck. Nel ruolo della protagonista debutta il soprano ungherese Csilla Boross -- per la prima volta a Palermo, mentre il tenore Aquiles Machado -- già noto e apprezzato dal pubblico del Massimo -- sarà Pollione. Marco Spotti sarà invece Oroveso e Annalisa Stroppa Adalgisa. L'ultima delle opere prima della pausa estiva, che vedrà comunque il Massimo impegnato in una serie di attività diversificate e molto interessati che apriranno ancora una volta il Teatro al pubblico anche in orari serali, e che coinvolgeranno gli appassionati della musica e del teatro anche al di fuori dello stabile palermitano. Servizio a cura di Rossella Puccio