Regionali, l'annuncio di Schifani: «Contro le infiltrazioni mafiose un comitato di ex magistrati»
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«È una vittoria di tutto il centrodestra. Tutti avranno pari dignità, al di là dell’entità dei consensi che influiranno sulla composizione della giunta. Ma ribadisco che sarà il governo delle competenze». Queste le prime parole di Renato Schifani alla conferenza stampa, a Palermo, che ha aperto facendo il segno di vittoria con le dita. Il candidato del centrodestra è ormai certo del successo, sarà il prossimo presidente della Regione Siciliana. «Ringrazio Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano, Totò Cuffaro, quando mi hanno dato la notizia della candidatura - afferma -. Questa vittoria favorirà il popolo siciliano, perché ci sarà sinergia col governo nazionale. La vittoria è in linea con il vento che spira a favore del centrodestra e io a Roma sarò il portavoce del popolo siciliano». «Mi confronterò continuamente - aggiunge - con la maggioranza. Conto molto sul sostegno della mia maggioranza che ha smentito quella nomea del voto disgiunto: non c'è stata una fuga verso altri candidati», sostiene il candidato vincitore del centrodestra. Poi, per quanto riguarda i tempi per la formazione della giunta regionale, assicura: «Rispetterò i tempi previsti dallo Statuto. Prevedo incontri bilaterali, chiederò ai partiti le loro aspirazioni, una rosa di nomi e le deleghe che aspirerebbero a occupare per farmi un’idea complessiva. Il governo Musumeci ha fatto bene. Adesso occorre continuare a lavorare, magari con un metodo diverso». La novità della giornata arriva sul fronte degli appalti. «Il Pnrr - dice Schifani al Grand Hotel Des Palmes - è un piano a cui guardiamo con grande interesse. Qualcuno ha paventato infiltrazioni con un governo di centrodestra. Ma questo non ci sarà perché istituirò una conferenza di servizi, un comitato ristrettissimo di ex magistrati ed ex componenti di forze dell’ordine che monitori l’attuazione del Pnrr». Schifani precisa che questi garanti dovranno essere non siciliani. «Chiederò - dichiara - a questi uomini di Stato di dare una mano affinché questo piano sia attuato nel massimo rispetto della trasparenza e dei controlli». Con l'auspicio, dice, che questi incarichi siano a titolo gratuito. «D'ora in avanti - promette l'ex presidente del Senato - darò il massimo di quello che potrò, non mi sottrarrò al mio compito. Sono visto come un mediatore, è vero, ma non vuol dire farlo al ribasso, vuol dire confrontarsi, a volte lasciarsi convincere e a volte no. In politica l’importante è parlarsi e la mia porta è sempre stata aperta, sono aperto al dialogo, ma poi quando mi impunto decido, lasciando magari l’amaro in bocca a qualcuno». Alle altre forze politiche lancia un messaggio. «Le opposizioni troveranno in me una persona che si confronterà e non chiuderà la porta a nessuno - ricorda Schifani -. Spero che non siano strumentali, come visto con gli attacchi alla persona che mi scivolano addosso e che spero abbiano fatto solo parte della campagna elettorale. Mi auguro si possa trovare un dialogo, in me non troveranno una persona prevenuta». Tra i temi da affrontare, una volta insediata la giunta, quello del lavoro per i giovani e delle grandi infrastrutture: «Il mio desiderio è vedere una Sicilia che si smuova, che esca dalle sacche di un certo immobilismo. Il Ponte sullo Stretto lo vuole il centrodestra nazionale così come il centrodestra regionale, sarà una realtà ovvia. Voglio dare lavoro ai nostri giovani, questo si crea attraendo investimenti privati, gruppi che devono realizzare opere e attività produttive ai quali in passato è stato detto un “ni”, il tutto facendo combaciare interesse economico e ambiente». Sull'emergenza rifiuti, conferma l'intenzione di realizzare due termovalorizzatori, secondo il programma della giunta Musumeci, ma aggiunge che vuole verificare se i luoghi scelti sono idonei. Video di Marco Gullà