Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Caro bollette, la protesta si sposta a Palermo: basta speculazioni

Continuano le proteste contro il caro bollette. Dopo l'appuntamento di Mazara del Vallo della scorsa settimana - che ha visto in piazza più di duemila persone - oggi è stato il turno di Palermo. Presenti i cittadini di Castelvetrano, Sciacca, Mazara del Vallo ma anche abitanti dei piccoli comuni limitrofi della provincia di Palermo: Altofonte, Piana degli Albanesi, Santa Cristina, Bagheria, Santa Flavia e Porticello. Nella prima mattinata un corteo di auto ha sfilato per viale Regione Siciliana per arrivare a piazza Castelnuovo, luogo del concentramento. "Che futuro avranno i nostri figli?", si legge nei cartelli in piazza. Il corteo è partito alle 10 da piazza Castelnuovo per incontrare il sindaco di Palermo a Palazzo delle Aquile. In testa uno striscione con su scritto "Stop maxi profitti e speculazione. Non ci ruberete il futuro!", segno che i cittadini siciliani non vogliono piegarsi all'inflazione imposta sulle loro spalle. "Scendiamo in piazza, insieme a tutti gli altri Comuni della Sicilia, per lottare uniti ad altri lavoratori e famiglie per scongiurare la chiusura delle attività e la perdita di posti lavoro" dichiara Gioacchino Quartararo, promotore della manifestazione. Durante il corteo, in via Maqueda, si è ricordata la "Strage del pane" avvenuta il 9 ottobre 1944: in una città devastata dalla guerra, i soldati della divisione Sabauda spararono sulla folla che manifestava contro il carovita e la mancanza di cibo, uccidendo 24 persone e ferendone altre 158. «Il carovita e l’aumento progressivo del costo dell’energia - infatti - è il frutto di speculazioni scellerate che ricadono sui lavoratori e disoccupati. Non possiamo più pagare il costo di questa crisi, adesso tocca costringere chi specula a tagliare gli oneri», dichiara Giovanni di Antudo Palermo. “Ogni giorno in Sicilia centinaia di attività chiudono i battenti, tra di loro anche diverse attività a conduzione familiare», affermano i manifestanti. Intanto la Cna, che in Sicilia rappresenta 55mila realtà tra piccole e medie imprese, artigiani, consumatori e pensionati, ha organizzato per il 7 novembre un'altra manifestazione sullo stesso a Palermo. "I rincari in bolletta registrati dalle nostre aziende sono del 300% - dice Pippo Glorioso, segretario provinciale della Cna di Palermo -. L'inflazione alle stelle sta erodendo stipendi e pensioni portando sul lastrico ogni comparto, ogni imprenditore, ogni famiglia. Non possiamo reggere a questa ennesima batosta dopo due anni di pandemia, questa è una bomba sociale pronta a deflagrare, per non parlare del rischio di infiltrazione mafiosa nel sistema produttivo ed economico. Tante aziende sono già state costrette a chiudere, questa ulteriore durissima stangata porterà a chiudere altre aziende, altri artigiani, per non parlare delle famiglie e dei pensionati". La manifestazione partirà alle 10 da piazza Croci.

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