Anche a Palermo i cittadini hanno aderito alla manifestazione di protesta su base nazionale contro il caro-vita, promossa dalle associazioni dei consumatori. Un sit in si è tenuto davanti la sede della Prefettura in via Cavour. Pentole vuote e coperchi che sbattono per denunciare gli aumenti dei prezzi di beni e servizi, delle bollette. Le richieste al Governo sono misure per contrastare i rincari e per sospendere le società che aumentano i prezzi in modo fraudolento. "La pandemia e la guerra in Ucraina hanno di sicuro rotto qualcosa nel mercato globale e nelle catene dei rifornimenti - spiega Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia - ma è chiaro che c'è ben altro dietro aumenti dei prezzi di questa portata. Qualcuno sta speculando su beni di prima necessità come il grano e la farina. Non si spiegherebbe in altro modo - aggiunge La Rosa - per quale motivo il prezzo della farina già prodotta macinando il grano ucraino raccolto l’anno scorso, ben prima dell’inizio della guerra, sia oggi schizzato alle stelle". Le Associazioni ritengono che sia in corso una manovra speculativa per aumentare i profitti di alcune categorie di commercianti ed industriali con pochi scrupoli. Per questo, e per altri motivi legati soprattutto al caro bollette gas ed energia elettrica, le Associazioni dei Consumatori sono scese in piazza oggi per protestare contro un caro vita che sta duramente colpendo il reddito di lavoratori e pensionati.