“Ci stanno togliendo la casa, abbiamo famiglia e siamo davvero disperati”. È il grido di rabbia di uno dei manifestanti che oggi pomeriggio assieme ad altri concittadini, ha protestato davanti a Palazzo delle Aquile a Palermo per chiedere l'immediata sospensione di sfratti e sgomberi, sul territorio cittadino.
Da mesi ormai, prefettura e soggetti istituzionali vari hanno riattivato progetti relativi a sgomberi di edifici o case occupate da famiglie in difficoltà. Da Borgo Nuovo a San Lorenzo passando per Borgo Vecchio, centinaia di persone rischiano lo sgombero.
“Da due anni siamo in piena emergenza sanitaria - dice Tony Pellicano del Comitato Lotta per la Casa - in questo lasso di tempo la situazione socio-economica non è certo migliorata tra difficoltà, disoccupazione, povertà. Già negli anni precedenti allo scoppio della pandemia, Palermo conosceva un'altra emergenza: migliaia e migliaia di famiglie senza casa, liste di richiedenti alloggi popolari infinite e soprattutto nessuna vera politica di rilancio delle assegnazioni e dell'edilizia popolare. Il contesto, quindi, è andato peggiorando mentre ancora si convive con contagi e ricoveri. Stoppare ogni progetto di sgombero è dunque doveroso”.
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