Palermo

Venerdì 03 Maggio 2024

Primo maggio, protesta solidale dei ristoratori di Palermo: 2000 pasti ai più bisognosi

This browser does not support the video element.

«In questo momento pagano gli ultimi, ma piano piano tutti pagheremo pegno alle restrizioni imposte per l’emergenza Covid-19. Ci aspettiamo di essere ascoltati, la nostra risorsa principale, il turismo e tutto ciò ad esso connesso a in primis la ristorazione, è ferma. Io stesso sono titolare di un ristorante ma faccio anche il volontario per aiutare chi è in grossa difficoltà». Parola di Dario Bisso, titolare dell’omonimo bistrot ai Quattro Canti del capoluogo siciliano. Bisso è uno dei portavoce - assieme a Francesca Leone del locale «Le fraschette» - dell’iniziativa «Lo sciopero alla rovescia: una decina di ristoratori del centro storico di Palermo hanno preparato 2000 pasti da distribuire a circa 500 famiglie sparse dall’Albergheria, a Ballarò, da piazza Magione fino alla Cattedrale. «Coinvolti circa 40 volontari e 20 squadre che - spiega Lara Salomone, di Kalsa Solidale - distribuiranno i pasti a chi oggi, Primo maggio la festa dei lavoratori, ha perso il lavoro o faceva lavoretti saltuari e si trova in grande difficoltà». Saracinesche alzate e fornelli accesi, dunque solo ai cuochi (con guanti e mascherine) nei locali: Fabrica 102, Moltivolti, Ballarak, Santamarina, Il Vicolo, Balata, Bisso Bistrot, Le Freschette Biobistrot, Porta Sant'Agata, Quattro Mani, Osteria Mangia e Bevi, Cotti in Fragranza. Il concentramento è piazza Magione, a due passi dallo Spasimo, nel cuore dell’antico quartiere Kalsa: da qui, da mezzogiorno, sono partite le staffette che stanno distribuendo pasta al forno e riso con pollo e verdure, con una appendice serale: 150 pasti saranno consegnati al tramonto ai fedeli musulmani che osservano il Ramadan. «Lo sviluppo turistico era uno dei principali volani del lavoro - spiega Massimo Castiglia, presidente della I circoscrizione - nel Centro storico: non vediamo risposte concrete che riguardano la ripartenza in sicurezza di locali e attività commerciali che sono chiuse e molte rischiano di non riaprire. Oggi è il Primo maggio - prosegue - l’anno scorso il Centro era zeppo di turisti, oggi non c'è nessuno e in tanti, troppi, soffrono per la perdita del lavoro e l’assenza di adeguato sostegno, anche economico": L’iniziativa è organizzata dalla Prima Circoscrizione, da Sos Ballarò e da Kala Onlus in collaborazione con Kalsa Solidale e Ubuntu. Un contributo di 2 mila euro è stato ricavato dalla raccolta fondi «Un banco del sorriso a Ballarò», la campagna lanciata subito dopo il Lockdown per avviare azioni di supporto alimentare alle famiglie in difficoltà. Gli intervistati: Francesco Bisso, ristoratore; Francesco Carnevale, ristoratore e Maurizio Castiglia presidente prima circoscrizione Palermo

leggi l'articolo completo