«In questo momento pagano gli ultimi, ma piano piano tutti pagheremo pegno alle restrizioni imposte per l’emergenza Covid-19. Ci aspettiamo di essere ascoltati, la nostra risorsa principale, il turismo e tutto ciò ad esso connesso a in primis la ristorazione, è ferma. Io stesso sono titolare di un ristorante ma faccio anche il volontario per aiutare chi è in grossa difficoltà». Parola di Dario Bisso, titolare dell’omonimo bistrot ai Quattro Canti del capoluogo siciliano.
Bisso è uno dei portavoce - assieme a Francesca Leone del locale «Le fraschette» - dell’iniziativa «Lo sciopero alla rovescia: una decina di ristoratori del centro storico di Palermo hanno preparato 2000 pasti da distribuire a circa 500 famiglie sparse dall’Albergheria, a Ballarò, da piazza Magione fino alla Cattedrale.
«Coinvolti circa 40 volontari e 20 squadre che - spiega Lara Salomone, di Kalsa Solidale - distribuiranno i pasti a chi oggi, Primo maggio la festa dei lavoratori, ha perso il lavoro o faceva lavoretti saltuari e si trova in grande difficoltà». Saracinesche alzate e fornelli accesi, dunque solo ai cuochi (con guanti e mascherine) nei locali: Fabrica 102, Moltivolti, Ballarak, Santamarina, Il Vicolo, Balata, Bisso Bistrot, Le Freschette Biobistrot, Porta Sant'Agata, Quattro Mani, Osteria Mangia e Bevi, Cotti in Fragranza.
Il concentramento è piazza Magione, a due passi dallo Spasimo, nel cuore dell’antico quartiere Kalsa: da qui, da mezzogiorno, sono partite le staffette che stanno distribuendo pasta al forno e riso con pollo e verdure, con una appendice serale: 150 pasti saranno consegnati al tramonto ai fedeli musulmani che osservano il Ramadan.
«Lo sviluppo turistico era uno dei principali volani del lavoro - spiega Massimo Castiglia, presidente della I circoscrizione - nel Centro storico: non vediamo risposte concrete che riguardano la ripartenza in sicurezza di locali e attività commerciali che sono chiuse e molte rischiano di non riaprire. Oggi è il Primo maggio - prosegue - l’anno scorso il Centro era zeppo di turisti, oggi non c'è nessuno e in tanti, troppi, soffrono per la perdita del lavoro e l’assenza di adeguato sostegno, anche economico": L’iniziativa è organizzata dalla Prima Circoscrizione, da Sos Ballarò e da Kala Onlus in collaborazione con Kalsa Solidale e Ubuntu. Un contributo di 2 mila euro è stato ricavato dalla raccolta fondi «Un banco del sorriso a Ballarò», la campagna lanciata subito dopo il Lockdown per avviare azioni di supporto alimentare alle famiglie in difficoltà.
Gli intervistati: Francesco Bisso, ristoratore; Francesco Carnevale, ristoratore e Maurizio Castiglia presidente prima circoscrizione Palermo
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