Scendono in piazza a protestare gli edili siciliani nell’ambito della giornata di protesta nazionale "Noi non ci fermiamo! Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il paese", promossa da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. La manifestazione si è tenuta a Palermo, in piazza Politeama, ma sono stati organizzati presidi davanti alle prefetture di Catania, Messina, Trapani, Siracusa, Ragusa ed Enna.
"In Sicilia - scrivono in una nota i segretari siciliani delle tre categorie Mario Ridulfo, Paolo D’Anca, Francesco De Martino - la crisi del settore delle costruzioni ha raggiunto cifre impressionanti, dal 2008 ad oggi si è registrato un calo del 60% degli addetti censiti presso le casse edili e di oltre il 50% degli addetti dell’indotto che ruota intorno al settore delle costruzioni. La polverizzazione dei pochi cantieri rimasti in attività - aggiungono - ha inoltre determinato un calo della qualità del lavoro, con l’aumento degli infortuni sul lavoro, a cominciare da quelli mortali. In Sicilia il lavoro nero nel settore è stimato intorno al 40%, cioè un lavoratore su due".
Interviste: Leonardo La Piana (Cisl), Enzo Campo (Cgil), Claudio Barone (Uil)
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