Così come in tutta Italia, anche a Palermo i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil sono scesi in piazza per protestare contro la decisione del governo di tagliare la rivalutazione delle pensioni.
Le sigle sindacali ricordano inoltre che la norma contenuta nella legge di bilancio prevede la revisione del sistema di indicizzazione degli assegni a partire da quelli da 1.500 euro riducendone così il potere d’acquisto.
«Il governo - dichiarano i Segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima - usa i pensionati italiani come un bancomat. È una decisione scellerata e insopportabile perché ancora una volta si mettono le mani nelle tasche di chi ha lavorato duramente per una vita facendogli pagare il conto della manovra economica».
Il presidio è stato organizzato davanti alla Prefettura di Palermo, così come stabilito per tutte le regioni italiane.
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