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Lavoratori portuali in agitazione, sit-in permanente allo scalo di Palermo

PALERMO. Stato di agitazione per i lavoratori portuali di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle proclamato dalle organizzazioni sindacali di categoria. Stamattina è scattato un presidio permanente all'interno dello scalo palermitano.

Il motivo della protesta riguarda una vertenza in corso, nell'ambito della quale viene denunciata l'autoproduzione del lavoro svolto, con operazioni di carico e scarico, da parte di diverse compagnie di navigazione.

In una nota di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, i sindacati sono preoccupati per la situazione: "È veramente preoccupante - si legge - che armatori anche autorevoli, non valutino le conseguenze devastanti, sociali e occupazionali, che si verrebbero a creare in dei territori già pesantemente devastati dalla crisi internazionale, distruggendo le aspettative di quelle famiglie che sul lavoro portuale hanno basato la propria sussistenza”.

“Riteniamo che l’autoproduzione possa essere autorizzata solo nei porti in cui non è possibile avvalersi di lavoratori portuali – aggiungono - come definito dagli accordi internazionali".

I sindacati chiedono inoltre all’Autorità della Sicilia Occidentale “il blocco di tutte le procedure autorizzative per il rilascio dell’autoproduzione. In assenza di risposte verrà proclamato lo sciopero generale.

Sull'argomento è intervenuto anche Pasqualino Monti, presidente dell'autorità portuale.

immagini di Marcella Chirchio

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