PALERMO. Sempre più connessi alla Rete, attivi su differenti schermi, ma ancora fedeli alla televisione. È questa la fotografia degli italiani nel 2015 secondo le più recenti ricerche sociali. Ma le sfide che il piccolo schermo dovrà affrontare nel prossimo futuro sono molteplici. In particolare, la Tv pubblica. Maggio 2016: è questa infatti la data di scadenza della convenzione Stato-Rai. “Nuove sfide per la televisione pubblica e locale” è il titolo del convegno organizzato dal Corecom Sicilia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, per riflettere con alcuni degli esponenti più rappresentativi del settore audiovisivo sulle strategie da mettere in campo per affrontare nel migliore dei modi l’evoluzione del mezzo radio-televisivo.
Il convegno, oggi a Villa Malfitano, si è concentrato su tre temi in particolare: “Verso il futuro della RAI: prospettive e cambiamenti”, moderata da Vincenzo Morgante, direttore TG Regionale RAI, per ragionare sull’opportunità di definire un nuovo piano aziendale e un nuovo piano editoriale per la Rai; “Tutele e rischi per i minori nella comunicazione mediatica”, moderata dalla giornalista Elvira Terranova, sulle politiche da attuare per proteggere i più piccoli, consumatori onnivori dell’offerta televisiva, dai pericoli di messaggi non adatti alla loro età. Infine, “Emittenza televisiva locale: uscire dalla crisi attraverso il miglioramento dei Palinsesti”, moderata da Lino Zaccaria, presidente del Corecom della Campania, dove si fa il punto sulla crisi economica che ha investito l’emittenza locale e che spinge sempre di più verso un approccio concorrenziale del mercato.
“È sulla qualità dei programmi, sulla creatività, sulla capacità di far fronte a contenuti innovativi per il web, che la televisione si gioca la sua credibilità e il suo futuro”, ha detto il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo.
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