PALERMO. Sono iniziati stamattina i saldi nei negozi di abbigliamento. Già alle 8.30, a Palermo, in alcuni punti vendita di note catene e nei centri commerciali si sono formate file di acquirenti che mirano ai capi tenuti d'occhio da tempo e che oggi possono comprare anche con ribassi del 70%. Sui cartellini devono essere indicati il vecchio e il nuovo prezzo e la percentuale di sconto.
Saranno quasi 28 milioni gli italiani che approfitteranno saldi estivi - che partono oggi in tutt'Italia - per portarsi a casa capi di abbigliamento, calzature e accessori. Solo in questo infuocato week end saranno più di 9 milioni, per un spesa media prevista di 200 euro a famiglia. Emerge da un sondaggio di Confesercenti.
Uno su due (58%) punterà al capo pregiato strappato al prezzo più conveniente ma ben il 34% opterà decisamente per il low cost.Protagonisti indiscussi saranno abiti, giacche, pantaloni, capi d'abbigliamento comunque; obiettivo del 73% dei consumatori, mentre il 53% si butterà su sandali e scarpe.
Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda.
«I saldi estivi di quest'anno sono un test per la ripresa dei consumi», spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l'associazione che riunisce le imprese della distribuzione moda Confesercenti. «Noi speriamo che arrivi finalmente l'inversione di tendenza, in linea con la piccola ripartenza del potere d'acquisto degli italiani registrata dall'Istat. Le condizioni ci sono: dagli sconti al meteo, che favorisce l'esigenza del ricambio di guardaroba. Per avere un quadro preciso dell'andamento dovremo però attendere qualche giorno, visto che sui consumi pesano ancora alcune incertezze. Non giova, come sempre, la vicinanza dei saldi estivi alla batosta fiscale di giugno, che ha drenato risorse agli italiani. Ma pesa anche l'incertezza legata agli sviluppi della questione greca, che vede un passaggio chiave proprio questo fine-settimana».
I commercianti appaiono divisi sul possibile andamento delle vendite che pesano per il 12% sul volume d'affari annuo: il 52% ritiene che i risultati saranno in linea con quelli dello scorso anno. Ma gli ottimisti sono più dei pessimisti: quasi uno su quattro (il 24%) prevede un miglioramento, contro un 16% che teme un nuovo calo. Nonostante le difficoltà però, il 78% delle imprese ritiene i saldi ancora utili. Nel mirino della Fismo ci sono gli Outlet: «è fuoriviante che partecipino ai saldi applicando sconti che sembrano alti ma che in realtà sono misteriosi - dice Borghi - visto che il prezzo originale è sempre sconosciuto. Importante invece avere una data unica d'avvio, perchè crea attenzione sull'evento e tutela consumatori e imprese».
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