PALERMO. «Mi pare evidente che il tema del Mezzogiorno non sia nell'agenda del governo Renzi». Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, ai cronisti, a Palermo, a proposito della creazione del ministero per il Mezzogiorno, ipotesi fatta dal premier ma ancora non concretizzatasi.
Per il leader della Cgil il gap tra Nord e Sud fotografato dall'Istat, «rischia di riallargarsi
durante questa ripresa e rischia di colpire maggiormente i giovani». «Per questo motivo - ha sostenuto Camusso - non si può avere un atteggiamento sull'occupazione aspettando investimenti dei privati. Bisogna costruire una politica di investimenti che intervenga sulla disoccupazione di lunga durata che è il grande tema del Mezzogiorno».
«La legge anticorruzione è stata sicuramente una cosa importante, ha introdotto modifiche che nell'ultima stagione sembravano impossibili: penso alla prescrizione, alla reintroduzione del falso in bilancio e degli effetti penali della norma. Il problema è che l'ordinamento intorno deve andare insieme: a proposito, vedremo che discussione si farà sul codice degli appalti, per esempio il massimo ribasso è un canale di corruzione, se non lo si elimina sarà occasione di tutto questo», ha detto la leader della Cgil.
«Ci sono cose che vanno incrociate - ha aggiunto -. Manca per esempio un contrasto effettivo, serio, all'evasione fiscale: siamo il Paese delle polemiche contro l'Agenzia delle Entrate ed Equitalia anzichè quello che fornisce strumenti per contrastare l'evasione. È anche sui canali dell'evasione che si determina la corruzione». «La legge - ha concluso Camusso - è stata importante, ma va costruito attorno un castello per un contrasto effettivo e quotidiano».
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