PALERMO. Su proposta del nuovo presidente, Patrizia Di Dio, Confcommercio Palermo ha votato, all'unanimità, i componenti del Consiglio direttivo.
Si tratta di Giuseppe Bisconti, Giuseppe Cassarà, Luca Chinnici, Guglielmo Corrente, Maurizio Cosentino, Antonino Di Liberto, Nicolò Farruggio, Italo Fragale, Fabio Gioia, Cosimo Giuliano, Giuseppe La Grassa, Alessandro Lo Forte, Giovanni Mangano, Rosanna Montalto, Andrea Peria, Salvatore Randazzo, Vito Rinaudo, Salvatore Filippo Sarcì, Natale Spinnato, Gioacchino Vitale e Tiziana Zappulla.
Nel direttivo, inoltre, sono membri di diritto Carmelo Camilleri (per 50&Più) e Simona Pantaleone (Gruppo Giovani). A comporre il collegio dei revisori sono: Fabrizio Lo Jacono (presidente), Fabio Ferrara e Giovanni Giammarva; supplenti Tommaso Zimmardi e Massimiliano Cammisa; tre i componenti del collegio dei Probiviri: Alessandro Dagnino in qualità di presidente, Silvano Barraja e Lorenzo Di Cesare; supplenti Maria Miceli e Fabrizio Lunetta.
I nuovi vertici di Confcommercio resteranno in carica per i prossimi 5 anni. «Condivisione, collegialità e partecipazione saranno al centro della nostra attività comunicativa, parleremo sempre come squadra», ha spiegato Di Dio.
«Confcommercio riparte dai valori che ha sempre avuto: l'etica, la legalità, il sostegno alle imprese e agli imprenditori. È questo il nostro punto di partenza: rimettere al centro i valori che ci sono sempre stati, ci sono e ci saranno». Lo ha detto Patrizia Di Dio, da poche ore nuovo presidente di Confcommercio Palermo, nel corso di una conferenza stampa nella sede di via Emerico Amari, a Palermo. Imprenditrice nel settore tessile, Di Dio prende il posto di Roberto Helg, arrestato tre mesi fa dopo essere stato sorpreso a intascare una tangente dal pasticciere Santi Palazzolo.
«Nonostante la crisi che non possiamo eludere e sta distruggendo il nostro tessuto di servizi, e nonostante tutto ciò che è successo, la nostra Federazione è sana e autorevole - ha assicurato -. Abbiamo subito la violenza di un'azione che non ci aspettavamo ma che rimane una situazione del passato». Tra le prime cose da fare, ha quindi sottolineato, «il rilancio dell'attrattività del nostro territorio attraverso il turismo», «l'abbattimento della burocrazia, che è lenta e non funziona».
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