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Un percorso di vita da non vedente, Peppino Re racconta con le poesie difficoltà e successi

Poesie disperse in tanti foglietti Braille, diventano un libro. Oggi la presentazione del volume a "Una marina di libri", a Palermo, al planetario di Villa filippina. “Durante – la mia corsa per esserci, inseguire e trovare la vita”. Poesie nascoste per 40 anni ora fanno parte di una raccolta che contiene il percorso di vita dell’autore: il periodo della formazione liceale e universitaria, il tirocinio di insegnante, la sua permanenza in Toscana e i trentatrè anni di insegnamento al liceo Mandralisca di Cefalù in qualità di docente di filosofia. Ma anche gli affetti più cari, la moglie, le figlie Chiara e Martina, l’impegno con l’unione italiana ciechi e ipovedenti. Non c’è una biografia a parte come si trova quasi sempre nei libri. Non c’è perché ogni singola pagina è la biografia dell’autore. Il libro contiene le sue fragilità, gli ostacoli che ha incontrato e superato, lui non vedente dalla nascita viveva in tempi in cui anche solo muoversi o relazionarsi con il mondo era assai complicato. Le poesie, che hanno un ordine cronologico, mostrano i cambiamenti, la crescita e la maturità del professore Peppino Re.

Nel periodo dell’adolescenza i dubbi, la disillusione, poi l’adolescente lascia spazio ad un ragazzo che vuole il suo spazio e cerca il suo posto nel mondo. Un ragazzo, presto uomo, che vuole ottenere le sue vittorie e condividere le sue soddisfazioni. Barriere enormi e assenza di servizi rendevano tutto molto complicato ma i risultati ottenuti, l’affetto dei suoi studenti e dei colleghi, gli obiettivi raggiunti e la sua vita piena, attiva e completa, hanno dimostrato che le barriere e gli ostacoli si possono superare. “È un percorso che tutti gli adolescenti fanno – spiega l’autore – è la fase in cui si fanno le scelte fondamentali e per le difficoltà legate alla mia cecità temevo molto per il mio futuro. Ma quel ragazzo riesce a trovare la sua strada, diventa insegnante di filosofia, partecipa alla vita sociale e riesce a dare il meglio di sé anche nella sua famiglia. Il primo preside a Castelnuovo di Val di Cecina che doveva accogliermi per il mio primo incarico di docente litigava con il provveditorato perché gli aveva mandato un insegnante cieco con il bastone e il cane – racconta - . Poi al liceo di Cefalù rimasi per più di 30 anni. Ho dato tante nozioni ai miei alunni ma soprattutto ho dato loro un senso positivo della vita, ho spiegato loro che con la volontà e l’applicazione, tutto si può affrontare e vincere”.

Accanto a Peppino Re, durante la presentazione del libro anche Tommaso Di Gesaro, presidente della sezione territoriale dell’unione ciechi e ipovedenti. “Quest’anno la nostra partecipazione a 'Una marina di libri' è più intensa perché oltre alla sezione territoriale dell’Uici -commenta Di Gesaro - ci sono anche la federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi con una serie di strumenti didattici soprattutto per i bambini e l’unità mobile della Iapb con visite oculistiche gratuite nell’ottica della prevenzione”.

Nel video Peppino Re, autore del libro – Tommaso Di Gesaro, presidente unione ciechi e ipovedenti Palermo 

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