Palermo, presentata la stagione estiva del Massimo: "La musica per compiere un viaggio nella città"
Palermo come una grande scacchiera, in cui sarà possibile muoversi alla ricerca della grande musica e della danza. La stagione estiva del Teatro Massimo, in scena dal 20 giugno al 3 agosto, vedrà una programmazione diffusa tra il teatro di piazza Verdi, il teatro di Verdura, il chiostro della Biblioteca comunale e la fattoria di Danisinni: più di trenta appuntamenti tra musica jazz e danza che abbracceranno la città. Si comincia il 20,21 e 23 giugno nel Foyer del teatro Massimo dove saranno presentate in prima esecuzione assoluta le composizioni di tre artisti siciliani: Giovanni Di Giandomenico, che presenterà "L’educazione del vento", per piccola orchestra e coro maschile; Alberto Maniaci, autore di "In nomine Martin", opera di cinque storie di salvezza per coro e orchestra; Giuseppe Ricotta, con "The creation suite", per coro femminile e orchestra. Dal 2 al 13 luglio le luci si accenderanno sul chiostro della biblioteca comunale, che ospiterà "Diari di viaggio", una trilogia di concerti che impegneranno l’orchestra del teatro e dalla diversa estrazione musicale, diretti dal direttore israeliano Tom Choen, Dalla Bernoussi e il giovane Tobias Wogerer. Dopo gli anni della pandemia, il 7 luglio torna il progetto Operacity, con il quale il teatro Massimo proseguirà un lavoro già avviato da tempo con alcuni quartieri della città: per l’occasione andrà in scena la "Short opera La traviata", ideata dal regista Marco Canzoneri, che impegna più di sessanta coristi amatoriali dei quartieri di Danisinni, Roccella-Sperone e Zen, diretti dal maestro Manlio Messina e protagonisti di una messinscena dinamica. Il Verdura aprirà i suoi cancelli il 20 e 21 luglio, con Zorba il greco: prima assoluta per il pubblico palermitano. Il balletto, che ha riscosso enorme successo, narra la storia di amicizia tra Zorba il greco, appunto, e il turista americano Jhon, colpevole di essersi innamorato di una ragazza del posto. Nascerà un contrasto etnico, ma sarà la danza a cancellare ogni diversità tra i due popoli, culminando in un grande sirtaki, un insieme di danze tradizionali greche dal ritmo lento. Il 23 luglio sarà la volta del Tribute to Burt Bacharach, occasione di rinnovo della collaborazione tra l’orchestra jazz siciliana e l’orchestra del teatro Massimo. Il 29 luglio arrivano le étoiles dell’Opera di Parigi, Silvia Saint-Martin e Francesco Sebastien Colau. «L’estate 2023 sarà molto particolare per il Teatro Massimo - spiega il soprintendente Marco Betta -, perché avrà il suo impianto tradizionale, come ogni anno, al teatro di Verdura, ma anche un ampio spazio di diffusione della città. Ci saranno tanti diari di viaggio, che restituiscono il senso di questa programmazione: infatti, non abbiamo solo immaginato i viaggiatori che vengono e verranno a Palermo, ma anche noi stessi, che attraverso la musica possiamo compiere un viaggio nella città e dentro noi stessi. La città dà forza al teatro, e lui risuona nella città, come uno strumento». E prosegue: «Musica, arte e cultura ci insegnano molto sulla tolleranza e il rispetto dell’ecosistema, quindi arte, teatro, musica e danza sono concetti che consentono il vero progresso civile di una città: attraverso questi diventiamo migliori e questi sono l’utopia e l’obiettivo dell’arte».