"Vedevamo nostro padre che raccoglieva carte dai rifiuti e provavamo vergogna. Su quei fogli e su quei cartoni lui faceva i suoi disegni e noi figli lo prendevamo in giro perché ci sembravano infantili. Quando ci chiedeva di andare al mercato a vendere le sue opere ci nascondevamo. Solo molto dopo abbiamo capito del valore enorme delle sue opere". A raccontarlo, al Museo Riso di Palermo, è Silvestre, figlio dell'artista della Costa d'Avorio Frédéric Bruly Bouabré, dove è stata presentata oggi la mostra Cosmogonie di Frédéric Bruly Bouabré con alcune sue opere di una collezione che va dal 1994 al 2008. L'artista è considerato il fondatore dell'arte contemporanea in Africa e per la prima volta le sue creazioni vengono esposte in Sicilia, grazie ad una sinergia tra l'università degli studi di Palermo, il museo regionale d'arte moderna e contemporanea Riso, l'assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana e l'ambasciata della Costa d'Avorio. Un ricco corpus di "cartoline" rappresentativo della ricerca di Frédéric Bruly Bouabré affidata ai topoi ricorrenti come il sole, le bandiere, le leggende, la mitologia, la superstizione, l'antropologia, la fratellanza fra i popoli, che contraddistinguono il suo immaginario. "Il desiderio di questo artista straordinario - dice la curatrice della mostra Cristina Costanzo - era quello di creare mondi attraverso il linguaggio. L'obiettivo è quello di tramandare le culture del popolo della Costa d'avorio. Un artista celebrato in tutto il mondo dalle istituzioni museali come il Moma di New York nel 2022". Esprime soddisfazione per l'importante collezione esposta anche la direttrice del museo Riso, Maddalena De Luca: "Lieti di ospitare questa mostra che è in linea con la programmazione del Museo - spiega - . Bouabré con le sue opere è come se avesse archiviato la cultura della comunità Bété. Tutte le cartoline sono contornate da scritte che ci si addentra fanno scoprire un mondo incredibile che l'artista ci ha voluto consegnare. È la prima mostra di Bouabré in Sicilia. In Italia è stato presente alla Biennale di Venezia e con una monografica a Lucca. A Palermo - conclude la direttrice del museo - abbiamo avuto anche l'onore di avere ospite il figlio dell'artista della Costa d'Avorio" Le interviste a Maddalena De Luca, direttrice del museo Riso e a Cristina Costanzo, curatrice della mostra