Un barcone per il trasporto di migranti sarà presidio di legalità. L'imbarcazione sequestrata in Sicilia è stata assegnata in custodia giudiziale ad Archeoclub d’Italia, che ieri ha presentato l'iniziativa. «Gli scafisti - dice Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub d'Italia - non portano speranza ma morte e illegalità». Il presidente spiega che quella imbarcazione «avrà sicuramente visto anche pianti, in quanto veniva utilizzata per il trasporto di persone. Noi invece su quella nave ospiteremo le nuove generazioni per fare vedere loro il patrimonio archeologico sommerso, il patrimonio ambientale costiero. Dunque, da oggetto di illegalità, sarà ora presidio di legalità». L’annuncio in occasione della giornata conclusiva della Borsa mediterranea del Turismo archeologico (Bmta). Flora Fortunata Rizzo, vicepresidente nazionale di Archeoclub d’Italia (nel video) aggiunge che «alla Borsa di Paestum abbiamo portato anche Cefalù laboratorio tra patrimonio ambientale e culturale. C’è la pietra lumachella al cui interno troviamo numerose conchiglie. Nei secoli questa pietra è stata lavorata dagli artigiani e la troviamo lungo il territorio di Cefalù».