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Bettino Craxi raccontato dal suo fotografo: «Così diventai uno di famiglia»

Quando lo vide per la prima volta non gli fece molta simpatia. Ma bastò un secondo incontro per fargli cambiare idea, sentendosi subito «uno di famiglia». Umberto Cicconi, noto fotoreporter e fotografo personale di Bettino Craxi e autore del libro «Bettino Craxi, i suoi ultimi vent'anni» (Edizioni Diarkos), racconta all'Hotel Garibaldi di Palermo la storia del leader socialista più influente e carismatico degli anni 80.

«Ho sentito di scrivere questo libro all'improvviso – spiega ai microfoni di Gds.it - leggo sui social cose inverosimili che i ragazzi scrivono su di lui, con questo libro voglio dare una risposta». Cicconi ha svelato di aver scritto questo libro con sofferenza. «Ci ho messo nove mesi – racconta - sono andato al mare, ad Ostia da solo, senza vedere nessuno, per cercare di tirare fuori. Ma quello che ho scritto è il 40%, l'altro 60 ancora non riesco». Un carattere burbero, orgoglioso, autodistruttivo: lo descrive così il suo fotografo personale. «Nel 77 mi trovavo a Torino – Cicconi ricorda il suo primo incontro con Craxi - Bettino era il segretario del partito socialista, mi fu subito antipatico. Dopo cinque mesi feci una fotografia particolare, lui si accorse di me e mi volle incontrare. Ci litigai subito perché l'arroganza non mi piace. Ma lo faceva apposta, era una sorta di iniziazione. Poi bastò poco per sentire di far parte della sua famiglia e lui della mia».

Alla presentazione del volume, organizzata dal Circolo culturale Bebbuzzo Sgadari di Lo Monaco, c'era anche il figlio di Craxi, Vittorio detto Bobo. «Come padre non era un granché – racconta – non è stato molto presente. All'epoca i politici non avevano molto tempo libero. Ogni tanto andavamo alla partita, era affettuoso». E della sua eredità politica afferma: «Non passa settimana in cui nei quotidiani non si faccia riferimento alla sua figura, questo significa che c'è un pensiero, è stato un protagonista e nella controversia della sua vicenda c'è un punto di rottura, dello Stato e della crisi della democrazia che è ancora in atto».

A riflettere sulla figura di Craxi anche l'editore e autore Tommaso Romano: «Nella storia politica e civile del secondo dopoguerra - afferma - Craxi è stato autentico statista oltre le contingenze, ha saputo affermare l'autonomia dai poteri forti, non solo nazionali, ha affermato con i fatti l'onore italiano, il ruolo mediterraneo e una laicità senza subordinazione con rispetto reciproco, dando una svolta modernizzatrice al Paese».

Nel video le interviste a: Antonella Lupo Sole, presidente circolo culturale Bebbuzzo Sgadari Lo Monaco; Umberto Cicconi, autore del volume e fotografo personale di Bettino Craxi; Ignazio Buttitta, professore ordinario di etnologia europea all'università degli studi di Palermo; Bobo Craxi, figlio di Bettino Craxi.

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