Installazioni, video, collages, sculture, disegni e incisioni vegetali, realizzati con tecniche miste. L’uso dei materiali naturali, domestici e dei residui urbani è il fil rouge di “C'è come un disagio nella stanza”, la mostra collettiva promossa da Svolgimenti e dal Museo Sociale Danisinni, a Palermo. Inaugurata nel pomeriggio di oggi (sabato 30 aprile) la mostra, con ingresso gratuito, avrà luogo in tre spazi espositivi differenti in città. Alla biblioteca delle donne di UdiPalermo, al numero 121 di via Lincoln, la prima parte della rassegna, tutta al femminile. Le artiste, nel corso degli ultimi due anni, hanno condotto una ricerca artistica in cui ci si riappropria, indagandolo, del diritto di spazio e autodeterminazione del proprio corpo. A Danisinni gli altri due spazi espositivi: il Museo Sociale e la Cripta ipogea della Chiesa Sant’Agnese. “Abbiamo aperto in città in tre spazi differenti – spiega l curatrice Rossella Puccio – per fae esperienza dell'arte nella sua dimensione pura e diffusa. L'idea è quella di una rete in cui le varie realtà possono dialogare e fare cose insieme”. Inserita nel calendario della Settimana delle Culture, è la prima mostra del ciclo Svolgimenti. Il titolo, “C’è come un disagio nella stanza”, trae ispirazione dai versi di Amelia Rosselli, poeta e anti-fascita tra le voci più importanti del Novecento, nella rielaborazione della strofa iniziale di una sua poesia: “C'è come un dolore nella stanza, ed è superato in parte: ma vince il peso degli oggetti, il loro significare peso e perdita”. Sulla piattaforma Behance è stata avviata la creazione di un catalogo in svolgimento, in continuo aggiornamento, attraverso il quale l'utente può seguire le evoluzioni del progetto.