Nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell’attentato a Piersanti Mattarella, le autorità cittadine si sono riunite nella sede della squadra mobile di Palermo per presentare il trasferimento dell'opera di Vitali, "Il branco", dai locali della Questura a quelli dell'Assemblea Regionale Siciliana, a Palazzo dei Normanni.
A fare gli onori di casa il questore, Leopoldo Laricchia nel ricordo dell'importanza dei locali della squadra mobile. Qui
operava la catturandi. Nel sottoscala, insieme a ciò che resta dell'ex monastero, la campanella suonata per far scattare le operazioni. Poi il cortile da cui passarono Brusca, Riina e Provenzano e una porta che conduce alla sala delle intercettazioni. "Questo luogo e questa storia hanno un etos e questa etica pensiamo sia il momento di consegnarla all'arte e agli artisti. - afferma Laricchia - Perché è l'arte che incarna la bellezza con il suo spirito di ricostruzione e di resilienza".
Il Questore tira le somme dell'esperienza appena trascorsa che ha visto agenti e poliziotti ciceroni dei propri spazi, intenti a spiegare a turisti e visitatori il significato de "Il branco". "I nostri uomini e le nostre donne hanno convissuto con uno spirito di condivisione e immedesimazione - continua Laricchia - hanno accompagnato parenti, amici, visitatori e ognuno dava una sua interpretazione che non era quella che abbiamo messo nella brochure. Ognuno sentiva e vedeva questa installazione dal suo punto di vista. Ecco perché, come polizia di stato, abbiamo intrapreso questo percorso inusuale ma positivo negli effetti che ha avuto sulla società civile".
L'operazione di trasferimento si terrà domattina, alle 7.30. L'installazione artistica, realizzata da Velasco Vitali e curata da Alessandro de Lisi, è composta da 53 cani e fa parte di un progetto culturale ideato dalla Fondazione Falcone in occasione del trentesimo anniversario delle stragi. Il percorso è iniziato il 23 maggio in Aula Bunker. La prossima tappa "occupata" dal branco sarà il Museo Salinas.
"Questa opera e le relative operazioni di trasferimento in luoghi simbolo della città - ha detto il sindaco Orlando - e del nostro Paese costituiscono il segno delle istituzioni che vivono in armonia" .
"A Palermo c'è stato un tempo nel quale predominava la sintonia criminale - ha continuato il primo cittadino - I palazzi e gli spazi cittadini che un tempo erano luoghi di contrasto, oggi rivivono in un sentimento di collaborazione istituzionale importante.
La sintonia criminale è stata spezzata dall'impegno e dal coraggio delle tante vittime della mafia che ricordiamo. Anche grazie al loro sacrificio abbiamo riconquistato armonia in una città che si è liberata dal governo della mafia".
Le installazioni sono costruite e modellate con i materiali dell'abusivismo edilizio. "Rimasi colpito quando vidi l'opera di Vitali, "Branco", con Maria Falcone, all'aula bunker, durante la commemorazione della strage di Capaci. - commenta il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè - Mi fu spiegato che quei cani rappresentavano l'idea del male, della ferocia che aveva aggredito Palermo e tutta la Sicilia durante gli anni delle stragi di Cosa Nostra. Oggi non è così. Mi piacerebbe che questo branco di cani venisse considerato la garanzia di legalità. Come se questi cani monitorassero la legalità, soprattutto a Palazzo Reale".
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