La storia del jazz in Sicilia in mostra per i passeggeri dell'aeroporto di Palermo
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Il Sicilia Jazz Festival prenderà il volo a Palermo il 24 giugno 2022. Per la seconda edizione saranno presenti artisti internazionali con produzioni in esclusiva europea e prime assolute. Un cartellone che si annuncia prestigioso e che meritava una vetrina speciale: in vista del decollo di giugno niente di meglio che una installazione promozionale all’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino, una sorta di mostra permanente del jazz a Palermo e in Sicilia. Il Festival, promosso dall’assessorato regionale al Turismo e organizzato dal Brass Group di Palermo, è quindi già ai nastri di partenza - meglio già in pista, continuando con la metafora aeroportuale - grazie alla partnership con la Gesap, società di gestione del Falcone e Borsellino. È stata infatti inaugurata oggi (28 dicembre) l’installazione dedicata alle Storie del Jazz a Palermo con un percorso storico di avvenimenti e concerti legati agli ultimi 50 anni realizzati dalla Orchestra Jazz Siciliana-Fondazione The Brass Group. L’area occupata è di circa 40 metri lineari. «È con grande piacere - ha detto l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina - che la nostra amministrazione promuove un appuntamento che dimostra quanto la cultura e la musica jazz possano essere volano turistico per la Sicilia». Anche il capo di gabinetto dell’assessorato, Marcello Giacone, ha sottolineato l’importanza del festival per la promozione dell'Isola. I numeri della prima edizione lo dimostrano. Li ha forniti il direttore di produzione della rassegna, Fabio Lannino, dagli incassi (89 mila euro) agli spettatori paganti (29.626). Per il 2022 bisognerà fare ancora di più. Raoul Russo, vicepresidente del Brass Group nonché segretario particolare dell'assessore Messina, ha annunciato i primi nomi degli artisti internazionali che hanno aderito all’invito a partecipare alla prossima edizione. «In prima assoluta in Sicilia - ha detto - gli Snarky Puppy, la band jazz e fusion di Brooklyn guidata dal bassista, compositore e produttore Michael League, che ha vinto diversi premi tra cui nel 2017 il Grammy Award per il migliore album strumentale contemporaneo. Fiore all’occhiello del Sicilia Jazz Festival anche la cantante jazz statunitense Dianne Reeves, conosciuta tanto per le sue performance live, quanto per i suoi dischi». Insomma, l'installazione l'anno prossimo andrà aggiornata e arricchita alla luce delle star dell'edizione 2022. Per l’amministratore delegato di Gesap Giovanni Scalia «è importante averla in aeroporto perché rappresenta 50 anni di storia con i grandi protagonisti del jazz passati proprio nella nostra città. E l’aeroporto - si sa - è luogo di partenze e di arrivi. I nostri passeggeri potranno avere un immediato impatto con la nostra città protagonista del mondo del jazz». Insomma, un biglietto da visita prestigioso per l'aeroporto, a sua volta «vetrina della città», come rileva il direttore generale della società di gestione, Natale Chieppa. Da Palermo, ma dal porto, partirono del resto i genitori di Nick La Rocca (il padre era un ciabattino di Salaparuta), l’uomo che realizzò il primo disco di musica jazz nel 1917. Era d'obbligo pertanto che i grandi jazzisti facessero della Sicilia una delle mete delle loro performance. Il grande colpo d’occhio dell'installazione permette di passare in rassegna gli artisti che si sono susseguiti nelle loro esibizioni già a partire dal 1974, quando Irio De Paula scelse di inaugurare lo scantinato di via Duca della Verdura, la sede storica del Brass. L'installazione è stata curata dall'assessorato regionale al Turismo, l'ideazione e la progettazione sono dell’architetto Laura Galvano. Il contenuto e la grafica sono stati curati dalla Fondazione The Brass Group. I testi - sia in italiano che in inglese - sono di Rosanna Minafò, una delle fonti è il libro scritto da Luigi Giuliana, che ha dedicato un'intera vita al jazz. Nel video le dichiarazioni (nell'ordine) di Raoul Russo, Giovanni Scalia, Marcello Giacone, Natale Chieppa, Fabio Lannino e di una passeggera dell'aeroporto che ha visitato la mostra.