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Il Museo di Amsterdam restituisce 38 reperti alla Sicilia, la consegna a Palermo

Sono tornati in Sicilia i 38 reperti archeologici illecitamente sottratti nel 1957. Allora, i manufatti erano stati rinvenuti in un relitto abbandonato sui fondali della “Secca di Capistello” di Lipari, ed erano stati portati in Olanda.

Nel 2015 “casualmente furono riconosciuti dal professore Sebastiano Tusa, in Olanda, durante una mostra”, racconta l’assessore Alberto Samonà.

La vicenda venne segnalata al Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo, che a sua volta informò la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per lo sviluppo di un’immediata attività d’indagine.

Oggi, una volta che le “trattative tra i musei sono andate a buon fine - continua Samonà - gli importanti reperti tornano alla Sovrintendenza del Mare”. Lo scambio è avvenuto alla presenza del professor Wim Hupperetz, direttore del Museo Allard Pierson di Amsterdam, che si dice felice di restituire i manufatti al loro luogo di appartenenza: un gesto per lui di trasparenza e che può gettare le basi per una collaborazione tra i musei. Presenti alla cerimonia di consegna anche l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà, la Soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni e il comandante del Nucleo Tutela del patrimonio Culturale dei carabinieri, il maggiore Giangluigi Marmora.

I beni presto faranno parte di una mostra dedicata a Sebastiano Tusa. “È importante far tornare il patrimonio culturale sottratto alla Sicilia nella nostra terra”, conclude l’assessore.

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