Bambini di diverse epoche e da tante parti del mondo che giocano a calcio alla vecchia maniera: una porta improvvisata, un pallone costruito alla buona, una partita sotto la pioggia. È il ritratto del football autentico in mostra a Palermo, a Palazzo Trinacria, che rimarrà in esposizione fino al 30 dicembre. Le 20 fotografie sono state scattate dagli autori più illustri, da Griffiths a McCurry, poi raccolte dall’agenzia Magnum e selezionate per “Football no limits” dalla Fondazione Pietro Barbaro e da Lidia Carrion, Swiss Lab for Culture Projects SA.
“L’obiettivo è quello di sottolineare l’importanza del football come un gioco, che appare come una battaglia, ma che in realtà la esorcizza”, dice Lidia Carrion. “Le foto provengono da tutto il mondo, sono scatti che spesso fanno parte di reportage di guerra. Un bambino può giocare anche davanti a un carro armato, perché la palla lo attira, lo cattura e gli fa dimenticare il mondo terribile che talvolta gli sta attorno”.
Vorremmo portare i visitatori a fare una passeggiata nelle fragilità del mondo - dice poi Marcella Aiello, responsabile dei progetti della Fondazione Pietro Barbaro - La mostra è un documento, una narrazione: testimonia il movimento, che è sì cristallizzato, ma che da un forte senso di libertà”.
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