Riapre la Palazzina Cinese a Palermo: storia e arte dell'antica dimora dei Borbone in stile orientale
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La Casina Cinese, per tutti i palermitani semplicemente Palazzina Cinese, riapre al pubblico a partire da oggi. Una ripartenza possibile dopo aver risolto - anche se in maniera temporanea - alcuni problemi riguardanti i servizi igienici e l’adeguamento della struttura ai protocolli antiCovid. “In attesa di trovare una soluzione definitiva – dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – ho chiesto la riapertura della Palazzina Cinese. Tenerla ancora chiusa sarebbe stato assurdo in un periodo di generale ripresa delle attività culturali. Un'occasione per i turisti che tornano a frequentare la città e gli altri luoghi della Sicilia”. L'ingresso sarà gratuito dal martedì al giovedì dalle 9 alle 13, venerdì e sabato dalle 9 alle 18. Aperta anche la prima domenica del mese dalle 9 alle 13. La Palazzina Cinese fu antica dimora reale dei Borbone delle Due Sicilie. Si trova a margine del Parco della Favorita, ai confini della riserva di Monte Pellegrino. Realizzata da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1799, la costruzione della Palazzina fu commissionata da Ferdinando III di Sicilia che aveva acquistato una casa in stile cinese dal barone Benedetto Lombardo, insieme a terreni confinanti ad alcuni locali. Un'opera dunque realizzata in stile orientale, con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. Gli appartamenti della Palazzina sono distribuiti su tre piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Giuseppe Velasquez. Al primo piano, raggiungibile grazie ad una scala esterna, si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti anche dal Riolo, la sala da pranzo con la “tavola matematica” del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese dal Codardi e dal Velasquez. Al secondo piano si trovava invece l'appartamento della regina Maria Carolina. Qui due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. Infine, una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato dal Silvestri.