Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Violenza sulle donne, Rula Jebreal presenta a Palermo il suo libro: parità di genere tema urgente

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La discriminazione delle donne è una "questione urgente, fondamentale, che va approfondita e risolta ora, non fra cent'anni". Rula Jebreal invita a non perdere tempo e prende una posizione forte su parità di genere e inclusione per creare un mondo migliore per tutti. 'Il cambiamento che meritiamo' lo ha raccontato nel suo appassionato libro presentato a Palermo. Un vero e proprio manifesto contro la violenza sulle donne e la disparità di genere, pubblicato in Italia da Longanesi, che sta traducendo in inglese e con cui sarà al Festival del 'Libro Possibile' che si svolgerà a Polignano a Mare dal 7 al 10 luglio e a Vieste dal 22-23 e 29-30 luglio. Un cambiamento che ha stimolato il dibattito ma si è tradotto nei comportamenti, in un modo di essere. "Quello che viene fatto non è sufficiente, non è adeguato ai tempi che viviamo, al 21esimo secolo, ma soprattutto non è adeguato al passo dell'Europa. Non possiamo più aspettare. Questa è un' emergenza nazionale come lo è questa pandemia di Covid 19. È talmente pericolosa che centinaia di donne muoiono ogni anno uccise da un uomo che professava di amarle. Centinaia di donne vengono picchiate, stuprate, molestate e oltre a questo siamo pure escluse. Mi piacerebbe pensare che gli uomini siano ancora più arrabbiati di noi, che nessun uomo voglia che le proprie figlie, mogli, sorelle e mamme vengano trattate in quel modo. Non si tratta di noi contro gli uomini, si tratta della nostra società, della nostra vita, della nostra libertà", spiega la Jebreal. Intanto alla scrittrice italo-israeliana di origine palestinese, ospite dell’Inner Wheel e del Pool anti violenza, è stata consegnata la cittadinanza onoraria di Palermo. Il riconoscimento le è stato conferito dal sindaco Leoluca Orlando nel corso di una cerimonia che si è svolta presso la sede istituzionale di Palazzo delle Aquile, "per essere una intellettuale, scrittrice e docente universitaria, collaboratrice di testate internazionali tra le quali CNN e New York Times, impegnata nella difesa dei diritti umani e nella promozione della cultura come strumento imprescindibile per la diffusione e affermazione dei principi di uguaglianza, inclusione e rispetto delle diversità, spesso con posizioni che hanno fatto discutere". La cittadinanza è un riconoscimento "per una visione di società aperta e solidale, fondata sul rispetto e la parità di ogni vita umana, sul fondamentale valore della libertà individuale, respingendo ogni forma di abuso e discriminazione". E ancora, "per la dedizione perseguita per la diffusione della parità di genere, nella denuncia di una piaga sociale sempre più radicata, da contrastare giuridicamente e intellettualmente, quale quella della violenza sulle donne, sottraendo a un devastante silenzio coloro che, private talvolta della vita, sono vittime di brutalità nel corpo e nell'anima" e come apprezzamento “per l’impegno profuso per l’affermazione della libertà, della giustizia e del rispetto dei diritti umani, valori condivisi e difesi da questa Città".

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