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Migranti a Palermo cantano la loro Africa: in città il concerto di F.U.L.A. e Leuz Diwane

Il singolo di F.U.L.A. dal titolo "Maldafrica"

Oumar Sall, in arte F.U.L.A., e Leuz Diwane G. Sono loro le due star della musica africana che si esibiranno oggi a Palermo.

Un concerto in programma alle 15.30 presso l’atrio di Sant’Antonino (corso Tukory 2), e organizzato da ItaStra, la scuola di Italiano per stranieri dell’università di Palermo.

Ad assistere al concerto saranno 20 giovani migranti arrivati sui barconi dalla Libia.

Oumar Sall, in arte F.U.L.A, dopo la scomparsa del fratello Malick in una traversata verso la Spagna e un lungo periodo in Italia, oggi è un artista affermato. Stessa cosa per Leuz Diwane G, vero nome Lamine Barro, nato e cresciuto a Mbao, villaggio di pescatori non lontano da Dakar.

Entrambi giunti a Palermo hanno iniziato a costruire un progetto, insieme ai tirocinanti, un progetto di incontro fra diversità che utilizza le lingue e le canzoni per costruire legami fra persone che abitano al di qua e al di là del Mediterraneo.

“Il laboratorio ha voluto fare conoscere le lingue e le canzoni, le storie e le speranze di giovani europei, africani, asiatici – dice Mari D’Agostino, direttore della Scuola ItaStra –. La cosa che ci ha colpito moltissimo è che le canzoni di migrazione, che nella tradizione musicale europea erano di nostalgia ma di speranza e di attesa, per gli africani sono quasi sempre pezzi di dolore, morte, addio alla famiglia".

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