Il lockdown e la pandemia con gli occhi, e il cuore, degli studenti del liceo. È l’idea del teatro Biondo di Palermo, che ha raccolto gli scritti degli alunni del Vittorio Emanuele II per farne una serie di brevi video, 8 diffusi sui canali social del teatro, con il titolo Squarci dal lockdown.
“Volevamo mantenere il nostro valore sociale, il senso del teatro, luogo dove si formulano le domande sui problemi della polis in modo poetico - dichiara Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo - sappiamo che i nostri giovani hanno pagato forse il prezzo più alto della pandemia con il loro isolamento. Però, nel momento in cui i ragazzi riescono a dare una forma al magone indigesto, riescono pian piano a uscirne: la creatività è la chiave di volta”.
Così dopo aver selezionato dei testi degli studenti a tema confinamento, questi sono stati elaborati dai drammaturghi, registi e attori allievi del teatro. Il risultato è uno spaccato di dolore e di anelata libertà.
“Abbiamo raccolto più di 250 testi molto belli - commenta Antonio Silvia, coordinatore del progetto - i video che ne sono venuti fuori, che mandiamo ogni martedì su YouTube, hanno ricevuto tantissime visualizzazioni”.
Il filo comune è la solitudine e il senso di oppressione, “tutti i ragazzi - testimonia Ginevra Di Marco, allieva attrice del Teatro Biondo - hanno dato molta importanza alla loro stanza, in contrapposizione con l’esterno. Era un luogo in cui proteggersi, un rifugio in cui andare per separarsi dal mondo. Allo stesso tempo, però, c’era una forte ricerca di libertà”.
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