Oltre 100 ritratti di David Bowie, alcuni esposti in anteprima nazionale, per ripercorrere il sodalizio tra la leggenda del pop e il grande maestro giapponese Masayoshi Sukita, probabilmente il più importante fotografo col quale Bowie abbia mai lavorato.
“Heroes - Bowie by Sukita” giunge a Palermo, da sabato 10 ottobre a domenica 31 gennaio nei maestosi saloni di Palazzo Sant’Elia. Un esperimento interessante che creerà un affascinante corto circuito tra il tratto visionario e personalissimo, assolutamente contemporaneo, di Sukita, l’eleganza e i saloni barocchi di un palazzo nobiliare settecentesco.
La retrospettiva - promossa e organizzata da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro con Fondazione Sant’Elia - è a cura di Ono Arte Contemporanea; con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo; ufficio comunicazione MLC Comunicazione; inserita nel circuito Le Vie dei Tesori.
Il rapporto di collaborazione tra i due protagonisti nasce nel 1972 quando il fotografo arriva a Londra per immortalare Marc Bolan e i T-Rex e, sebbene ignaro su chi fosse il David Bowie, decide di andare ad un suo concerto perché irresistibilmente attratto dal manifesto che lo promuoveva e lo raffigurava con una gamba alzata, su sfondo nero. Si conoscono grazie alla stylist Yasuko Takahashi, e il manager di Bowie accorda uno shooting. Bowie rimane folgorato dallo stile di Sukita e, sebbene il servizio proceda nel completo silenzio a causa della barriera linguistica, tra i due scatta qualcosa, un comune sentire basato sulla continua ricerca artistica che porta alla nascita di una relazione professionale e umana che sarebbe durata fino alla scomparsa di Bowie, nel 2016.
Video di Virginia Cataldi
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