"La bambinanza", in scena a Partanna Mondello spettacolo sull’infanzia negata
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All’ex Onpi di Palermo, a Partanna Mondello, va in scena lo spettacolo ‘La bambinanza’, diretto da Alessandro Ienzi, sull’infanzia negata. L’evento è frutto della sinergia tra la compagnia Raizes Teatro, che promuove la tutela internazionale dei diritti umani attraverso il teatro, e Sunia, organizzazione che ha per scopo il riconoscimento del diritto alla casa per ogni cittadino. Si organizza proprio all’ex Onpi perché qui molte delle famiglie che vivono negli edifici non hanno ancora ottenuto la residenza, non dispongono di acqua e luce, ed è un luogo a cui di rado viene dedicata l’attenzione pubblica. “Stasera l’intento è quello di portare il teatro in un luogo in cui è difficile che venga portato”, afferma Alessandro Ienzi, “oggi lo portiamo qui, per tutti, perché siamo convinti come compagnia che il teatro sia un servizio come l’istruzione, come l’assistenza sanitaria: deve essere garantito a tutti, e le istituzioni dovrebbero occuparsi di questo. ‘La bambinanza’ è una trilogia che ha a soggetto tre storie di cronaca di tre bambini che hanno subito delle negazioni dei propri diritti”. “Lo spettacolo racconta un po’ della mia infanzia a Capoverde”, dice Patrick Andrade Mendes, attore della Compagnia Raizes insieme a Giuseppe di Raffaele e a Lorenzo Randazzo, “c’è tanto della mia infanzia con i miei cugini, con mia nonna: ci dicevano da piccoli di stare attenti ai turisti bianchi, perché tra loro si nascondevano i trafficanti. C’erano bambini che sparivano durante la notte”. La manifestazione, presentata anche a Bruxelles in occasione del trentesimo anniversario della convenzione ONU sui diritti del fanciullo, ha un grande successo: si riempie la piazza e in tanti sono affacciati alle finestre. Alla fine un lungo applauso. “Noi ci siamo adoperati per questo incontro straordinario fra le famiglie dell’ex Onpi e il regista Alessandro Ienzi: vorremmo con lo spettacolo dare un messaggio”, racconta Zaher Darwish, Segretario generale del Sunia Palermo, “ci auguriamo che questo concorso fra le famiglie, arte e il sindacato possa dare luogo a dei diritti che non sono riconosciuti, soprattutto ai minori, e che l’amministrazione possa rivolgere lo sguardo anche verso le famiglie che soffrono una sorta di emarginazione sociale”. Molti dei residenti, infatti, esprimono il desiderio che iniziative come queste vengano portare all’ex Onpi più spesso: “una cosa positiva, per dimostrare al quartiere che qua si fanno anche cose buone, pulite”, dichiara Silvio Giuseppe, “un contributo per aiutare le persone povere, che non possono permettersi di andare a teatro”, dice poi Ivan. Video di Virginia Cataldi.