Vincere il pregiudizio per costruire percorsi di inclusione e sfatare il concetto di straniero come altro da sé. È il senso della "Settimana dei migranti" che dal 14 al 20 maggio animerà Palermo con incontri, mostre, spettacoli, e attività per bambini.
L'iniziativa, presentata oggi dall'arcivescovo Corrado Lorefice, dal sindaco Leoluca Orlando e voluta da Caritas, Arcidiocesi, Migrantes, Comune e ufficio missionario, unisce un cartello di associazioni di volontariato e comunità a sostegno dei migranti.
"Oggi rischiamo di innalzare muri e di far diventare più piccolo il nostro mondo, ma Gesù è stato il primo profugo dell'era cristiana. A Palermo convivono popoli diversi, segno di un dialogo che contraddistingue la vocazione di questa città a essere un luogo di incontro", ha detto Lorefice.
Il programma è sul sito arcobalenodipopoli.it. Tra le iniziative, un incontro sul futuro dei minori stranieri non accompagnati. "Ci sono scuole primarie dove si arriva al 60% dei minori stranieri, dobbiamo interrogarci su come ci siamo organizzati e approfondire soluzioni come affido familiare e tutoraggio", ha detto Sergio Natoli, responsabile ufficio Migrantes della diocesi di Palermo.
"Avvieremo l'applicazione del modello Spraar anche ai minori stranieri per garantire una migliore accoglienza - ha annunciato Orlando - Dopodomani conferirò la cittadinanza onoraria a cento bambini i cui genitori non sono di Palermo e che rappresentano il futuro di questa città".
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