PALERMO. Si è svolta a Palermo, al Giardino Inglese, la manifestazione del 25 aprile per la festa di Liberazione dal nazifascismo. Sono state deposte dal sindaco Leoluca Orlando e dai rappresentanti dell’Anpi corone di fiori e alloro sui cippi commemorativi dei martiri di Cefalonia e del partigiano Pompeo Colajanni. Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il comandante della Legione Sicilia Riccardo Galletta, il comandante provinciale Antonio Di Stasio, il sindaco Leoluca Orlando.
Ha parlato ai microfoni del gds.it Gaetano Imbronciano, figlio del partigiano Giuseppe, che ha ricordato la memoria del padre. E’ intervenuto anche il presidente dell'Anpi Palermo, Ottavio Terranova, che ha sottolineato il vero significato della festa del 25 aprile che deve essere un monito contro i rigurgiti populisti a livello europeo.
"Anche quest'anno - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - il 25 aprile è una straordinaria occasione per fare memoria di una lotta di liberazione che ha creato le condizioni di una costituzione repubblicana che riconosce i diritti di tutti e di ciascuno. Oggi fare memoria di quel 25 aprile significa rendere omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per il cammino di liberazione, ma è anche un modo per ricordare che Palermo, ieri come oggi, è capitale anche dei diritti di tutti e di ciascuno riconosce una unica razza umana rifiutando le logiche razziste di chi divide la persona umana secondo il colore della pelle o la religione. Oggi Palermo più che mai è orgogliosamente e irreversibilmente punto di riferimento dell'antifascismo e dell'antirazzismo".
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