MONREALE. Il complesso monumentale di Monreale così come lo volle re Guglielmo Il Buono nel Medioevo. Non soltanto il Duomo - straordinario con il Cristo Pantocratore e l’imponente impianto musivo che sembra avvolgere in una carezza dorata e soprannaturale - ma un intero percorso che racconta i tempi, la corte normanna, i monaci benedettini giunti da Cava dei Tirreni, il chiostro silenzioso e il tesoro della Chiesa. E’ questo l’intento che ha portato ad ideare un unico itinerario di visita, inedito, che oggi viene offerto a chi arriva a Monreale e non vuole gettare soltanto una fugace occhiata al Duomo. L’itinerario di visita e le iniziative di valorizzazione dell’intero complesso abbaziale, sono stati presentati nel chiostro dei Benedettini del Duomo di Monreale. Presenti il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, l’arcivescovo della Diocesi di Monreale, monsignor Michele Pennisi e Giovanna Barni, in rappresentanza dell’ATI Coopculture, Mondo Mostre (Mo.Mo) e SKIRA. Grazie alla collaborazione sinergica tra l’Arcidiocesi di Monreale, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo - con il concessionario CoopCulture, capofila dell’ATI con Mondo Mostre (Mo.Mo) e SKIRA - è stato costruito un vero e proprio viaggio nella storia a 360 gradi, che restituisce l’integrità, articolata in diversi spazi sacri e di potere, del gioiello architettonico nel suo complesso, inserito nel sito seriale arabo-normanno dell’UNESCO con Palermo e Cefalù. L’intento dichiarato del sovrano normanno era quello di divenire il punto di riferimento del mondo ecclesiastico sul territorio: e questa visita permette di comprendere appieno il suo progetto, dal Duomo alle terrazze affacciate sulla città, dal chiostro benedettino al tesoro della Cappella Roano, fino al Museo Diocesano. “Fino ad oggi il visitatore si è trovato dinanzi siti diversi, ognuno gestito in maniera autonoma da enti differenti – sottolinea Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo della Diocesi di Monreale che quest’anno festeggia il 750° anniversario della dedicazione del Duomo, avvenuta il 25 aprile 1267 -. Un percorso e un biglietto unico permetteranno di ottenere una visione completa dell’intero Complesso voluto da Re Guglielmo. La chiave sta tutta nella sinergia e nella collaborazione avviata prima con la Soprintendenza, ed oggi con CoopCulture. Si potranno scoprire gli arredi sacri conservati al Museo Diocesano, per esempio, che di norma sfuggono ad un visitatore abbagliato dal Duomo; oppure osservare con attenzione i bellissimi capitelli del chiostro che raccontano l’Antico e il Nuovo Testamento. Il prossimo passo dovrà investire la viabilità, che deve essere nettamente migliorata: è impossibile che si perdano ore per raggiungere Monreale, così i turisti rinunciano”. UN BIGLIETTO UNICO. Sino ad oggi ogni singolo luogo – chiostro, cappella, museo – era dotato di ingressi autonomi. Ora si potrà acquistare un biglietto unico di 10 euro (attivo dai primi giorni di ottobre) alla nuova biglietteria del chiostro, dotata di un bookshop attento ai prodotti artistici del territorio, veri e propri oggetti d’arte nati dalle mani degli artigiani siciliani; e dove SKIRA ha ideato una linea esclusiva – borse, taccuini, matite, bookmarkers, cartoline e altro - che richiama nel logo, gli elementi architettonici del complesso monumentale. Sempre alla biglietteria, è anche possibile dotarsi di audio guide complete in più lingue per approfondire la visita. AFFIORANO GLI AFFRESCHI. Ma è proprio la nuova biglietteria a meravigliare: durante il restauro, promosso da CoopCulture sotto il controllo della Soprintendenza, sono affiorati degli affreschi che finora dormivano, dimenticati, sotto strati e strati di grossolano intonaco. I restauratori - Sophie Bonetti e Giuseppe Traina con i collaboratori Delia Ducato, Giulia Giacchi, Flavia Alaimo, Salvatore Giarratano - si sono trovati dinanzi un delicato motivo floreale, putti, vasi, volti di donna e una decorazione “a grottesche”, sia sul soffitto a volta che in una nicchia della parete che probabilmente accoglieva un altare e un’icona. Un vero e proprio ambiente inedito, che oggi si apre ai visitatori che decidono di dedicarsi al chiostro. E il progetto piace parecchio, visto che - grazie anche al miglioramento dei servizi offerti - il chiostro ha guadagnato il 10% in più di visitatori nei primi sei mesi dell’anno. “La riqualificazione degli spazi della biglietteria del Chiostro di Monreale, sponsorizzata da Coopculture e realizzata in sinergia con la Soprintendenza di Palermo è un obiettivo importante raggiunto che conferma quanto il rapporto tra pubblico e privato sia fondamentale per rilanciare e migliorare l’offerta culturale dei nostri siti – dichiara l’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Carlo Vermiglio -. Inoltre, è appena entrata in vigore la norma, fortemente voluta da questa Amministrazione, che consentirà la prenotazione della visita e l’acquisto telematico dei biglietti innovando in maniera significativa la gestione del nostro patrimonio in linea con le esigenze del turismo contemporaneo. Anche il biglietto integrato che dà la possibilità di accedere all’intero complesso monumentale di Monreale riuscirà a creare un “sistema” tra i monumenti più attrattivi e quelli meno conosciuti, agevolando il visitatore e offrendogli un’esperienza culturale di grande rilievo”. “Questo luogo straordinario ritrova, una nuova/antica bellezza – spiega Giovanna Barni, presidente di CoopCulture, in rappresentanza dell’ATI con Mo.Mo. e SKIRA -. Gli affreschi, queste bellissime grottesche riemerse dal passato, rendono la biglietteria, primo impatto tra i visitatori e il monumento, non solo un luogo accogliente ma anche l’anticipazione dell’affascinante visita al Chiostro dei Benedettini, per la prima volta inserito in un percorso unitario con i siti museali del Duomo. CoopCulture ha una lunga esperienza di lavoro al servizio dei monumenti, dei musei, dei luoghi archeologici in tutta Italia. Nel nostro Paese che ha visto una crescita forte delle presenze turistiche e culturali, il dibattito pubblico sembra oscillare tra l’allarme e l’invocazione del numero chiuso, e la polemica sull’insufficiente ritorno economico. Credo che l’esempio di Monreale dia sostanza ad un nuovo modello di sviluppo incentrato sulla sostenibilità nelle sue tre dimensioni, economica, sociale e culturale. Il nuovo corso di Monreale si apre oggi con il rinnovamento dei servizi e delle strutture di accoglienza, lavoro qualificato e creazione di nuovi pubblici. CoopCulture interviene qui a Monreale come negli altri siti siciliani, portando con sé la sua storia, i valori, l’idea di cultura del servizio e del lavoro. Valorizzare luoghi straordinari come questo, significa rendere le visite più attraenti, interessanti; per richiamare un numero sempre più grande di visitatori consapevoli del significato e della bellezza di ciò che scoprono”. Un itinerario di visita inedito Per la prima volta, un percorso di visita unico condurrà il pubblico alla scoperta di uno dei più importanti complessi monumentali del medioevo siculo-normanno, farà comprendere l’idea fondante che mosse re Guglielmo II che volle fortemente la nascita non solo del Duomo di Monreale, ma dell’intero complesso abbaziale. Grazie alla collaborazione sinergica tra la Basilica Cattedrale di Monreale, la Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione Siciliana, con il concessionario CoopCulture, è stato costruito un itinerario di visita che ricostruisce l’integrità, articolata in diversi spazi sacri e di potere del gioiello architettonico. L’intento dichiarato del re normanno era quello di divenire il punto di riferimento del mondo ecclesiastico sul territorio; anche per questo motivo, concesse il monastero ai Benedettini giunti da Cava dei Tirreni. Sede arcivescovile sin dalla sua fondazione, architettonicamente il Duomo venne completato con l’edificazione dello straordinario chiostro, elegante esempio di architettura monastica, vero hortus conclusus in cui è facile immaginare i monaci camminare, leggere e pregare. Il percorso di visita guiderà gli spettatori nell’esplorazione del Duomo, leggerà il Vecchio e il Nuovo Testamento sui mosaici, ammirerà il Cristo Pantocratore e passerà quindi alla cappella del Crocifisso - meglio nota come Cappella Roano, dal nome del suo fondatore - che accoglie il Tesoro del Duomo; proseguendo poi, si visiterà il Museo Diocesano, e l’aula capitolare di San Placido che ospitava l’assemblea dei monaci, per concludere la passeggiata lungo gli ambulacri del chiostro. Da non perdere l’esperienza condivisa delle terrazze del Duomo da cui si gode una straordinaria vista sulla città. Immagini di Marcella Chirchio