Trecento maniche per un collage di trame e tessuti: a La macchina dei sogni in scena le Normaniche
PALERMO. Si intitola “Normaniche”, il collage di 300 maniche, trame e tessuti artigianali, corde e scampoli con cui Roberta Barraja ha occupato una parete di Palazzo Riso a Palermo dove va in scena La macchina dei sogni di Mimmo Cuticchio. Luminarie potenti e sagome di cortigiani affacciati dai balconi su piazza Bologni invitano ad entrare dentro il palazzo, trasformato per l’occasione in una grande scatola delle meraviglie. Colma di luci, immagini, sogni, snocciolati in scenografie e installazioni declinate sui temi della cultura arabo-normanna. La Macchina dei Sogni ha chiamato a raccolta artisti e artigiani, professori e studenti per immaginare uno spazio condiviso in cui le luminarie giocano con la fiber art, gli scenari dell’Opra trasmettono la tradizione al giovane videomapping. Per entrare dentro Palazzo Riso si passa sotto le due grandi stelle e i quattro totem di “Arabia”, installazione creata da Fabrizio Lupo a Piazza Bologni. Immagini di Piero Longo