PALERMO. Nei depositi del Teatro Massimo è custodito un vero e proprio tesoro.
Sono i 12 mila costumi di scena realizzati dalla sua sartoria, un giacimento culturale fatto di creatività e sapienza artigianale, al quale si aggiungono i preziosi bozzetti e i figurini conservati nell’archivio.
«Artisti e Artigiani di eccellenza. Costumi di scena del Teatro Massimo» è il titolo della mostra inaugurata nella Sala Pompeiana.
Organizzata dagli Amici del Teatro Massimo e curata da Gloria Martellucci, l’iniziativa presenta una parte di quel giacimento e costituisce il significativo contributo dell’Associazione alla sua catalogazione e all’analisi storico-artistica, in occasione del ventennale della riapertura del Teatro.
Artisti come Afro, Guttuso, Casorati, Caruso, Scialoja, Luzzati, registi e costumisti come Pier Luigi Pizzi, Franco Zeffirelli, premi Oscar come Franca Squarciapino, Piero Tosi e Danilo Donati, tra le maggiori personalità attive in Italia, e non solo in Italia, sono stati chiamati negli anni dal Massimo per allestimenti memorabili di opere e balletti.
Artigiani, maestri-creatori della sartoria del teatro hanno dato corpo a quei disegni, alle indicazioni e alle richieste dei loro autori. La sartoria del Massimo è stata ed è una eccellenza a livello internazionale - a detta di chi ha lavorato nelle sartorie dei maggiori teatri del mondo - che vanta una tradizione e un patrimonio di grandissimo valore, tesoro di cultura materiale e di altissimo livello sartoriale.
La mostra resterà aperta fino all’11 giugno dalle 9.30 alle 18.
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