PALERMO. Una «città galleggiante», una nave carica di eventi culturali e di artisti internazionali che da Palermo toccherà alcuni porti del Mediterraneo ripercorrendo una migrazione al contrario verso casa. Si tratta del progetto 'The Grand Voyage: African Dispersal and Reclamations», a cui sta lavorando Wole Soyinka, poeta e drammaturgo nigeriano, premio Nobel della letteratura nel 1986, intervenuto ai Colloquia, nell’ambito della Biennale arcipelago Mediterraneo. Il progetto dovrebbe partire nel 2018, in occasione di Palermo capitale della cultura. Soyinka classe 1934, esponente della letteratura subsahariana, si è affermato in occidente attraverso il teatro e la poesia. La sua ferma presa di posizione contro la dittatura militare del dittatore nigeriano Abacha gli è costata una condanna a morte che lo ha costretto per anni all’esilio. Tornato nella sua terra, Soyinka ha continuato la sua attività di difensore dei diritti umani al di là di ogni confine come testimonia la raccolta di poesie Migrazioni/Migrations, da lui ideata e curata con Alessandra Di Maio, in cui i maggiori poeti nigeriani e italiani esprimono versi sui rapporti tra l’Africa, l'Italia e il Mediterraneo. «C'è empatia tra la Sicilia e la Nigeria - ha affermato Soyinka - questa terra ha dimostrato rispetto per coloro che durante la migrazione hanno perso la vita in mare. In Sicilia, sono stati seppelliti alcuni nigeriani ed è proprio dalla Sicilia che partiremo idealmente per un grande viaggio verso casa, a Lagos».