PALERMO. Teresa Mannino debutta in un Teatro d'opera, il Teatro Massimo di Palermo, la città dov'è nata. E lo fa con uno spettacolo dedicato a una delle più celebri eroine del melodramma, la Violetta Valery protagonista di Traviata. Ecco allora lo spettacolo «Teresa Valery», in scena domani alle 20.30, con replica sabato 25 alle 11.30. Una rilettura divertente e appassionata dell'opera di Giuseppe Verdi, con la regia di Alberto Cavallotti, con l'Orchestra del Teatro Massimo e con tre cantanti - il soprano Francesca Mazzara, il tenore Luca Canonici, il baritono Francesco Vultaggio - che interpreteranno le arie più famose della Traviata. Teresa Mannino racconterà le emozioni dei personaggi e dialogherà con loro, tra amori, passioni, dolori. «Noi italiani abbiamo inventato l'opera, ma la sua fruizione immediata è difficile, soprattutto per i ragazzi - dice Teresa Mannino - Basta però vincere la pigrizia, saperne un poco di più per appassionarsi. La Traviata è tra le opere più eseguite in tutto il mondo e rappresenta l'Italia nei suoi aspetti più classici: il bel canto e la passione. Ma la vera protagonista dell'opera è la critica alla morale borghese e al perbenismo. Questo rende quest'opera, anticonformista per l'epoca e tuttora attualissima, potentissima». Proprio un nuovo importante allestimento della Traviata debutterà al Teatro Massimo il 19 marzo, per poi fare una grande tournèe in Giappone. Al centro della rilettura della Mannino, il grande amore tra Violetta e Alfredo. Ma nel racconto uno spazio è dedicato anche alla figura di Giuseppe Verdi, troppo spesso accomunato, secondo l'attrice, all'immagine del «vecchietto con la barba stampato sulla banconota da 1000 Lire. Verdi fu un giovane passionale e trasgressivo, un uomo che amava andare controcorrente, molto amato anche dai suoi contemporanei».